Il mondo intero sta vivendo un periodo di forte cambiamento, e in particolare l’industria dell’energia ha davanti a sé grandi sfide che cambieranno la sua fisionomia nel lungo termine. Chi riuscirà a costruire una strategia industriale sostenibile non solo dal punto di vista economico e finanziario, ma anche ambientale e sociale, riducendo drasticamente le proprie emissioni e quelle dei propri prodotti, garantirà il successo a lungo termine del proprio business.

Il cambiamento climatico impone a Governi, organizzazioni internazionali e della società civile, e mondo imprenditoriale di agire insieme, con obiettivi chiari per ridurre l’impatto carbonico. Allo stesso tempo, occorre lavorare insieme per garantire accesso ad un’energia sostenibile per una popolazione in crescita, riducendo le differenze economiche e sociali a livello globale. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite sono un riferimento centrale per trasformare queste sfide in opportunità, ancor più in un momento di acuta incertezza come quello attuale. È fondamentale mantenere la barra dritta verso gli obiettivi di lungo termine, contribuendo alle sfide di una transizione energetica equa, mettendo in campo tutte le risorse e le competenze necessarie.

È con questo spirito che Eni negli ultimi sei anni ha avviato una profonda trasformazione, adottando una Mission aziendale che fa propri gli SDGs delle Nazioni Unite e lanciando un modello di business grazie al quale temi come la decarbonizzazione, la sostenibilità e l’economia circolare sono diventati parte integrante di ogni attività dell’azienda. Queste iniziative hanno posto le basi per la strategia di lungo termine presentata a febbraio e per la nuova organizzazione aziendale da poco lanciata: tappe di un percorso che porterà l’azienda a una forte evoluzione delle proprie attività di business e a una sostanziale riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050.

Perché il percorso intrapreso sia solido, e realmente sostenibile nel lungo periodo, l’azienda non può prescindere dallo sviluppo dei Paesi in cui opera e dalla collaborazione costante con i propri stakeholder, valori che fanno parte del DNA di Eni fin dalle sue origini. Occorre crescere insieme per favorire una crescita inclusiva, creando valore condiviso e durevole sul lungo termine. Gli investimenti di Eni mirano a creare nuove opportunità professionali, realizzare progetti per l’educazione, migliorare la salute e l’accesso alle risorse energetiche, rispondendo alle esigenze dei Paesi di presenza in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per supportare questo modello di sviluppo, la società ha creato alleanze con i propri partner: dalle istituzioni, alle organizzazioni internazionali, alle associazioni della società civile attive sul territorio. Solo da un approccio condiviso e aperto, infatti, può nascere quel “modello economico nuovo”, più giusto e sostenibile per tutti, auspicato da Papa Francesco nel suo messaggio ai giovani durante l’evento “The Economy of Francesco”.

Per far fronte alle sfide globali occorrono soluzioni globali, modelli imprenditoriali inclusivi, ponti capaci di collegare tutti gli attori in gioco, per costruire una società realmente aperta e sostenibile, in grado di adattarsi, senza piegarsi, alle sfide del tempo attuale.