Nella maggior parte dei casi, alla domanda “cos’è la sostenibilità?”, le risposte che si ricevono fanno riferimento quasi esclusivamente ad aspetti ambientali: riduzione delle emissioni di CO2, utilizzo di energie rinnovabili, abolizione dell’uso delle bottiglie e dei bicchieri di plastica.
Nel corso degli anni si è affermato sempre più il sinonimo green per indicare la sostenibilità.
Ma nella definizione corretta, invece, il tema ambiente è solo una parte della sostenibilità e deve essere necessariamente correlato agli aspetti sociali e di governance delle organizzazioni, i famosi criteri Esg (Environmental, social, governance).
Se prendiamo il riferimento internazionalmente accreditato del Sasb (Sustainability Accounting Standard board), la fondazione americana che misura la sostenibilità delle aziende nelle tematiche Esg, scopriamo che sono 26 in totale, ma solo 6 sono ambientali, le altre 20 sono sociali (10) e di governance(10).
E su questi ultimi due aspetti le aziende italiane avrebbero tanto da dire e mettere in evidenza come best practice del valore della loro gestione dell’azienda e dei temi sociali, ma spesso non lo fanno perché non classificano queste azioni come sostenibilità.
Anche il fondo di investimenti più grande al mondo, BlackRock, utilizza come riferimento il Sasb. Larry Fink, Ceo del fondo, ha ribadito nella lettera di gennaio a tutti i clienti la necessità di uno standard unico in tutto il mondo e ribadisce la scelta di BlackRock per il Sasb.
«Da diversi anni ci confrontiamo con le società sui temi relativi alla sostenibilità, raccomandando al management di fare progressi in tale direzione e concedendo loro il tempo per realizzare flussi informativi coerenti con il Sustainability Accounting Standards Board (Sasb). Chiediamo alle aziende di pubblicare le informazioni allineate al Sasb” si legge nel sito di BlackRock quale dichiarazione del loro Ceo.
È importante essere consapevoli che se stiamo considerando solo gli aspetti ambientali il termine corretto non è sostenibilità, ma ecologia.
L’ecologia considera gli impatti delle attività antropiche dell’uomo sull’ecosistema circostante, studia la relazione tra l’uomo (e non solo, anche gli altri esseri viventi vegetali e animali) e l’ambiente in cui vivono.
È una distinzione importante da tenere a mente. Siamo bombardati di messaggi di prodotti sostenibili, perché la sostenibilità qualifica maggiormente un prodotto e un servizio, lo fa percepire di qualità superiore e quindi è una leva di marketing sempre più usata, e abusata.
Il consumatore è diventato più sensibile a queste tematiche, ma anche più attento e informato, quindi è essenziale che vi sia coerenza e aderenza alla realtà quando un’azienda crea un messaggio di sostenibilità.
L’effetto boomerang sulla sua reputazione può avere un peso enorme e recuperare la credibilità è un percorso poi lungo e difficile.
Chiediamo, allora, solo 3 minuti di tempo per aiutarci, attraverso un questionario, in questa ricerca sulla percezione della sostenibilità, i risultati li comunicheremo a giugno. Grazie per il contributo!
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