Sono stati necessari anni perché si prendesse coscienza del legame tra i cambiamenti climatici e i sistemi alimentari globali. E si riconoscesse il ruolo centrale che questi ultimi recitano nel processo di transizione sostenibile di cui il Pianeta Azzurro ha assoluto bisogno. Oggi però i tempi sembrano maturi. La misura della svolta è data dal fatto che il cibo rappresenta il filo conduttore capace di legare tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.
Le linee di indirizzo però non bastano. Occorre nel concreto cambiare prospettiva, ragionare in termini globali e agire a livello locale. Occorre insomma “Rinascere sostenibili”, così come recita il titolo della 9a edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, promosso a Milano il 12 e 13 ottobre da Università Bocconi, CSR Manager Network, Global Compact Network Italia, ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica. L’appuntamento, cui prenderanno parte 230 organizzazioni, vuole rappresentare un punto di riferimento privilegiato per affrontare lo sfaccettato tema della sostenibilità, un luogo dove si generano nuove idee, un’opportunità di fare networking con tanti attori diversi. E tra questi, un ruolo di primo piano è senza dubbio recitato dalla food industry, che sarà presente in forze all’evento. E che nella transizione verde è pienamente impegnata.
“Il titolo di questa edizione – afferma Rossella Sobrero del Gruppo promotore Salone della CSR – può sembrare un’esortazione per il futuro, ma è invece la fotografia di ciò che sta già avvenendo. È in corso una vera e propria metamorfosi: molte imprese stanno studiando beni e servizi più sostenibili con la consapevolezza che siamo tutti responsabili nei confronti del pianeta e della comunità. Molte persone stanno cambiando i loro comportamenti e anche sul fronte delle imprese alcuni segnali sono evidenti. In particolare, nel settore alimentare si cerca di produrre con meno risorse, di usare energie rinnovabili, di utilizzare materie prime il più possibile locali. Ma viene considerato con attenzione anche tutto ciò che c’è intorno al prodotto: il processo produttivo, l’impatto della logistica, la gestione della catena di fornitura… E le imprese più innovative hanno integrato valori sociali e ambientali nei loro piani strategici non per adeguarsi a leggi e regolamenti, ma per dare risposte a un mercato in rapida evoluzione”.
La manifestazione si tiene in forma ibrida, in streaming e, previa iscrizione, in presenza a numero chiuso.
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