Mentre la Camera approvava definitivamente la proposta di legge costituzionale a modifica degli articoli 9 (cultura e ricerca scientifica) e 41 (l’iniziativa economica è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale), introducendo nella Carta la tutela ambientale, mentre dunque si accendeva finalmente la luce sull’importanza cruciale della sostenibilità e del rispetto per tutto ciò che ci circonda, il TH Group, uno dei maggiori player italiani nel turismo leisure, conquistava la sua certificazione SI Rating.



“A dimostrazione – commenta il presidente di TH, Graziano Debellini – di quanto sia importante il processo verso lo sviluppo sostenibile, abbiamo deciso di misurare per il secondo anno consecutivo il grado di sostenibilità delle nostre attività adottando Il Sustainability Impact Rating (SI Rating), per tracciare misurazione, rendicontazione e monitoraggio dei nostri impatti, in base ai criteri ESG, ambientali, sociali e di governance”. Ma con SI Rating si è anche monitorato come il gruppo stia contribuendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con le sue attività e con le sue scelte quotidiane. Dai dati oggettivi emersi dall’analisi degli strumenti e delle best practice adottate e implementate nel corso dell’ultimo anno dall’azienda, vengono così delineate le azioni che possono portare a un miglioramento continuo dei livelli di gestione delle tematiche di sostenibilità.



Occorre fare un passo indietro. “Il settore ricettivo consuma il 5% dell’uso globale di acqua, emette l’1% delle emissioni globali di gas a effetto serra e rappresenta il 20% delle emissioni totali di carbonio del settore turistico. Gli attori privati dell’ospitalità si concentrano prevalentemente su modelli di business incentrati sulla crescita, prestando scarsa attenzione all’impatto della loro attività sulla capacità di carico naturale e sociale delle destinazioni. È sempre più ovvio per gli attori del settore dei viaggi e per i consumatori finali che il modello incentrato sulla crescita dell’industria del turismo è insostenibile”.



Davvero l’hospitality è così sprecona, insozzante, indifferente a tutto ciò che succede fuori dai suoi perimetri e sensibile solo al guadagno? Stando alla premessa sì (è tratta da Renewable matter, “Circular economy in the hospitality industry”). Ma proprio quell’impietosa analisi è la base dalla quale parte il lavoro di Sustainability Impact Rating, lo strumento ideato e progettato da ARB S.B.P.A. a supporto delle organizzazioni nel processo di valutazione della propria sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG). Si tratta di un algoritmo basato su linee guida e standard internazionali quali la SASB Materiality Map (Sustainability Accounting Standards Board); le certificazioni ISO connesse ai temi della sostenibilità; le best practice di settore e le direttive e i regolamenti europei. In soldoni, è uno strumento progettato per misurare, monitorare e comunicare a imprese ed enti che lo richiedono la performance di sostenibilità e l’allineamento delle proprie attività agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. 

Quando si dice “algoritmo”, però, tutti annuiscono reverenti, senza capire bene, ma adeguandosi al fatto che oggi il mondo senza questi algoritmi si fermerebbe. Allora è meglio spiegare. l’algoritmo SI Rating si basa su 19 tematiche e rispettive sotto-tematiche, raggruppate in tre macroaree: ambientale, sociale e governance. All’interno di ciascuna tematica è presente una serie di domande le cui risposte portano all’ottenimento di un punteggio per la tematica stessa. Il punteggio di ogni domanda varia in base all’importanza che la domanda specifica ricopre all’interno della tematica considerata. 

A ciascuna tematica è assegnato un valore rappresentante il livello di materialità, che viene assegnato attraverso la consultazione dei più importanti standard-setter a livello internazionale che hanno definito le tematiche di sostenibilità per i diversi settori industriali. La materialità è il principio che definisce in che modo alcuni aspetti sono rilevanti per un’organizzazione così da essere considerati all’interno della valutazione della sostenibilità aziendale. Viene definita sulla base delle caratteristiche di settore e delle attività dell’azienda. Un aspetto di sostenibilità classificato come “materiale” può avere per l’impresa implicazioni economiche, finanziarie, reputazionali e legali. In altre parole, sono materiali quegli aspetti legati alla sostenibilità che hanno effetto sulla creazione di valore per l’impresa.

Detto tutto questo, torniamo al mondo del turismo e alla certificazione per TH Group. L’attuazione di buone pratiche ambientali nelle strutture ricettive, compreso l’utilizzo delle risorse biologiche in modo sostenibile, può comportare opportunità commerciali positive e fornire un contributo importante alla conservazione della biodiversità. I benefici più importanti includono il miglioramento della qualità della destinazione e del paesaggio intorno alla struttura, il tasso di felicità di dipendenti e clienti, riduzione dei costi, attrazione di investimenti da parte di investitori socialmente responsabili, garanzia della licenza sociale di operare. 

Alcuni elementi di carattere sociale assumono oggi grande rilievo in ambito di gestione del rischio e management del settore turistico alberghiero. Si pensi ad esempio alla valorizzazione del contesto sociale, culturale, artistico che circonda e caratterizza una struttura ricettiva. Si pensi ai distretti museali, termali, archeologici, eno-gastronomici e artigianali che il nostro Paese offre e alla possibilità di valorizzare il potenziale inespresso dell’offerta nazionale, definendo con anticipo i calendari turistici, incentivando poli turistici in aree ad alto potenziale. 

C’è poi la digitalizzazione del settore turistico, che permette di promuovere, semplificare e velocizzare la commercializzazione dell’offerta ricettiva, un processo che richiede competenze sempre maggiori e sempre più specializzate da parte degli operatori del settore, ne consegue l’importanza della formazione continua del proprio capitale umano e dell’attrazione di talenti. L’infrastruttura digitale che governa il sistema turistico alberghiero richiede inoltre adeguate misure di cybersecurity contro fughe di informazioni o furto di dati e una sempre più attenta gestione delle informazioni nel rispetto dei principi generali del trattamento dei dati personali, considerata la mole di dati sensibili gestita dagli operatori del settore ricettivo. Risulta fondamentale l’identificazione e il coinvolgimento delle realtà pubbliche e private, per creare sinergie territoriali continuative e di lungo. E infine, va ricordata l’importanza della tematica riguardante la qualità e la sicurezza del servizio offerto. 

Ed ecco il risultato dell’analisi SI Rating per TH Group, dopo l’esame dettagliato dei resort e degli hotel. Il risultato complessivo è 70%, che vale il livello Bronze, un punteggio al quale sono associati i punteggi di ogni singola struttura.

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