È partita la nuova edizione dell’Isola dei Famosi targata 2024, con Vladimir Luxuria come capocomico: la diciottesima edizione vede quindi un passaggio di testimone, perché dopo il triennio targato Ilary Blasi l’ex opinionista prende il microfono per condurre, mentre invece a commentare le gesta dei naufraghi arrivano invece Sonia Bruganelli (che dopo il GF Vip pare aver preso gusto a stare davanti piuttosto che dietro le telecamere) e Dario Maltese, ex mezzobusto.
E da subito si capisce che la musica è cambiata.
Sono le piccole cose che danno il tono e il colore ai programmi: e per L’Isola 2024 basta la voce off introduttiva sulle clip delle Honduras per capire che non è più tempo del ghigno perfido che aveva contraddistinto l’era Blasi.
Vladimir Luxuria è da sempre stata un personaggio controverso, imbrigliata tra due mondi: da una parte l’impegno civile, la necessità di restare con i piedi ben piantati a terra, la volontà di andare contro le apparenze; dall’altra un mood graffiante, un’ironia al vetriolo per non prendersi mai troppo sul serio.
Il problema è che, nonostante un’acuta intelligenza, Vladi non ha mai ben amalgamato le sue due diverse dimensioni. Perché irridere va bene e fa bene, ma l’effetto perde potenza quando l’ironia è forzata, quando si avverte che il “graffio” viene fatto spesso “a favore di telecamere”.
Al fianco della Blasi, nell’edizione 2023, la sua irriverenza era sempre spuntata dalla furbizia, con una partigianeria spesso fin troppo sfacciata per l’arzigogolo, il pettegolezzo, la chiacchiera pruriginosa: e quella voce off di sopra ecco che allora suona già fin troppo seria, puntando su un tono da indagine sociale ed emotiva che poco si confà al format spagnolo.
D’altronde, la stessa Luxuria, entrata in studio visibilmente emozionata, mette subito in chiaro che lei non è Ilary: il problema non è però tanto questo, piuttosto il fatto che è proprio il programma ad avere avuto sempre (e giustamente) un’impronta surreale – per usare un eufemismo -, rinunciando programmaticamente a quell’impegno di cui invece pretende sempre di vestirsi l’altro reality per eccellenza (il GF, chi altri).
Ed ecco che invece la nuova conduttrice prende in contropiede – ma non tanto – confermando i dubbi su un cambio di tono: apre la serata dicendo che racconteranno le storie dei naufraghi.
Non per niente, accanto alla Bruganelli c’è un giornalista del TG5: si, perché il trend dell’azienda di Piersilvio, per questo VentiVentiquattro, è quello della serietà, meno chiacchiere e più distintivo. Peccato che si impari poco dai propri errori, perché dopo le polemiche sul trash imperante del GF Vip di Alfonso Signorini, mettere Cesara Buonamici è stato un clamoroso autogol: non ha garantito infatti un tono più serio, ma solo molta più noia, con un vistoso tracollo degli ascolti.
Francesca Bergesio come concorrente, ovvero la miss Italia 2024. Che stupisce perché ancora nel 2024 mostra che c’è una ragazza che vuole essere “una miss che non balla”.
Che barba.
Squadra che vince si cambia, allora via Alvin, dentro Elenoire Casalegno: se possibile, con un’eredità ancora più pesante di quella di Luxuria. Un peso che almeno nella prima serata l’ha inesorabilmente schiacciata.
“C’è più corrente nelle Honduras che nei partiti”
Che noia.
Luce Capanegro (aka Selen), Greta Zuccarello, Valentina Vestali, Matilde Brandi, Joe Bastanich, Marina Suma: insomma, banditi influencer e simili. Cosa che di per sé non è negativa, ma attenzione: i reality come L’Isola dei Famosi si basano sulle dinamiche tra concorrenti. E mettere una testa pensante o uno sportivo come concorrente non garantisce assolutamente che il “tono” del programma si alzi, anzi: molto spesso inserire personaggi che provengono da scenari diversi dallo showbiz, e quindi inesperti, garantisce solo una narrazione piatta.
C’è da dire, preliminarmente, che L’Isola è un reality che, nonostante le bordate coatte della Blasi, non ha mai sorpassato i confini del buon gusto, concedendosi giusto qua e là qualche sconfinamento pecoreccio. Vladimir sembra voler riassettare tutto, complice quella voglia aziendale di sopra di puntellare Mediaset con intelligenza e sagacia: dal canto suo, Luxuria ci mette tanto sarcasmo ma una sagacia mal guidata, che rende la sua conduzione (almeno per questa prima puntata) fin troppo irrigidita in un tema prestabilito.
Certo, è prestissimo per giudicare tutta l’edizione e quindi staremo a vedere; la Bruganelli, al netto del suo innato snobismo, è un’ottima opinionista che sa mettere il sale dove serve ma sempre con quell’arguzia, quella sottigliezza lessicale propria di chi è un abile giocatore televisivo; Maltese non pervenuto, i concorrenti devono ancora carburare.
Insomma, un minestrone che sembra nato male, ma che si può aggiustare in corso d’opera.
Peccato che tutto il resto che sia una noia.
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