E’ sparito dai radar della Nato da circa una settimana, il sottomarino d’attacco classe kilo della marina russa “Rostov”. Si trovava nel Mar Nero per pattugliare le acque nell’ambito della missione antiterrorismo in Siria, quando si è appunto dato alla macchia: “Le forze militari anti-sottomarino della Nato – riferisce al sito Sputnik una fonte rimasta anonima – stanno cercando di trovare Rostov da una settimana ormai… I tentativi di trovarlo non hanno avuto successo. Allo stesso tempo il comando russo rimane in contatto con il sottomarino”.
Il mezzo navale in azione, ma è scomparso dalla vista delle forze nemiche, che stanno cercando di ritrovarlo. Vanno lette in tale ottica le indiscrezioni riferite ieri dai media israeliani, che raccontavano di un’operazione misteriosa da parte di alcuni aerei da ricognizione americani Poseidon P-8, al largo delle coste di Israele, Libano e Siria, che probabilmente si sono alzati in volo per captare appunto segnali provenienti dalle profondità del Mar Nero.
SOTTOMARINO RUSSO SPARITO DAI RADAR NATO: “CIO’ LI INFASTIDISCE…”
Secondo quanto sostenuto dalla fonte anonima che ha parlato con Sputnik, la scomparsa del sottomarino russo Rostov starebbe causando grande frustrazione nella Nato, tenendo conto della potenza di fuoco nel Mediterraneo della stessa Alleanza Atlantica. “Hanno usato grandi forze per cercare il sottomarino russo – le sue parole – ma senza alcun risultato. Ciò significa che in condizioni di ostilità sono nel mirino e questo li infastidisce enormemente”. Il Rostov è un sottomarino facente parte del progetto Varshavyanka, aggiornamento del precedente Paltus e introdotto per la prima volta negli anni ’80. I classe Kilo sono noti per essere fra i più silenziosi diesel al mondo, e nel contempo, sono armati con 18 siluri e otto missili terra aria. La Russia ha venduto questi sottomarini ad Algeria, Cina, India, Myanmar, Polonia, Iran, Romania e Vietnam, e nei prossimi quattro anni sono in programma altre quattro navi.