Perse le tracce di un sottomarino utilizzato per trasportare gruppi di turisti a vedere il relitto del Titanic. Il mezzo è scomparso nell’oceano Atlantico, al largo del continente americano. Come riferisce la Bbc, l’allarme è scattato poco dopo ed è stato dato il via alle ricerche. La Guardia costiera di Boston ha confermato che sono in corso le operazioni di soccorso nella speranza di ritrovare il sottomarino, a bordo del quale sembra ci fossero fino a cinque ospiti.



Le persone, come confermato dagli investigatori ai diversi media americani che indagano sulla questione, erano nel sottomarino per andare a vedere da vicino il relitto che si trova a 3.800 metri sul fondo dell’Atlantico a circa 600 chilometri al largo della costa di Terranova, in Canada. La nave, che nel suo viaggio inaugurale da Southampton a New York nel 1912 colpì un iceberg, portando alla morte di più di 1.500 persone, è adagiata sul fondo dell’oceano.



Una liberatoria prima di salire a bordo

Il relitto del Titanic è stato scoperto nel 1985: da quel momento sono frequenti le visite sul fondale per vederlo da vicino. A dare maggiore impulso alle visite è stato certamente il film del 1997 diretto da James Cameron con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet. OceanGate Expeditions, la società che organizza le visite al relitto della nave, ha confermato in una nota che è suo il sottomarino scomparso. L’azienda ha spiegato che sta facendo tutto il possibile per trarre in salvo le cinque persone a bordo del sommergibile.

Il Titan, così viene chiamato il piccolo sottomarino che permette di vedere da vicino il Titanic, può ospitare fino a cinque persone. L’azienda proprio nei giorni scorsi aveva annunciato la partenza di una delle sue spedizioni, che costano 250 mila dollari. Per salire a bordo occorre firmare una liberatoria, come racconta David Pogue, un giornalista di Cbs News, che vi ha partecipato: “Se tutto fosse andato bene, avrei trascorso circa 12 ore sigillato all’interno del natante. Non dirò menzogne: ero un po’ nervoso, soprattutto a causa delle scartoffie da firmare: ‘Questo natante sperimentale – c’era scritto – non è stato approvato o certificato da nessun organismo di regolamentazione e potrebbe provocare lesioni fisiche, traumi emotivi o la morte‘.