Arriva dal Sudafrica la sottovariante della variante Omicron. E’ un brutto gioco di parole, ma esprime bene la vitalità del Covid, ancora circolante, ancora in grado di svilupparsi in nuove sottovarianti della variante (in questo caso di quella che è ancora la più diffusa, la Omicron) e ancora in grado di contagiare. Al momento si registra un aumento repentino dei casi di Covid in Portogallo, mentre si sospetta che molti dei nuovi casi registrati in Germania siano attribuibili a BA.5, come è stata denominata la sottovariante di Omicron.
E’ il segnale, secondo molti esperti, che il virus Sars-CoV-2 stia cambiando, al punto da provocare ondate periodiche. “Certamente il Covid è sempre presente, lo dimostra il tasso di positività in Italia intorno al 16%, piuttosto alto. Ma è altrettanto vero che il vaccino ha eliminato tutte le complicazioni della malattia” ci ha detto Massimo Ciccozzi, ordinario di Statistica medica ed epidemiologia all’Università Campus Biomedico di Roma. Ci si contagia, aggiunge, ma si guarisce presto senza particolari controindicazioni.
La sottovariante BA.5 di Omicron sembra essere più contagiosa rispetto alle altre, è così?
Sembra di sì, la posizione di membrana che abbiamo calcolato è maggiore di Omicron 1. Questo fa capire che attacca meglio, quindi sì, è un po’ più contagiosa della variante stessa. Possono aumentare le infezioni e chi ha Omicron 1 può avere anche la 5.
Anche i vaccinati possono essere contagiati?
Sì, anche Omicron 1 colpiva persone già vaccinate. L’importante è che la letalità, cioè i sintomi gravi della malattia, sono ancora coperti dal vaccino.
Sarà quindi necessario fare una quarta dose del vaccino o no?
Una quarta dose somministrata con questo vaccino in uso ormai da tempo è assolutamente inutile, non la consiglio a nessuno, a meno che non si tratti di una persona estremamente anziana e che abbia delle problematiche particolari oppure sia molto, ma molto, immunocompromessa. In casi estremi come questi una nuova vaccinazione un po’ di protezione in più la offre. Altrimenti non la consiglio affatto. A chi è di sana e robusta costituzione un altro vaccino non lo farei.
Ci vorrebbe un vaccino aggiornato alle nuove varianti?
Certo. Visto che un vaccino Rna si può realizzare in sei mesi, spero lo possano fare ancora in meno tempo, in modo da proteggerci contro queste nuove varianti e sottovarianti. Dato che Omicron 5 si trova già in Europa, c’è tutto il tempo di predisporlo proprio specificatamente per questa sottovariante.
Il Covid non è scomparso, e lo dimostrano queste continue mutazioni. Il virus si è indebolito?
Indebolito sì, ma scomparso no. La positività al tampone è ancora al 16% dei casi, quindi significa che non è sparito. I sintomi della malattia con la vaccinazione non ci sono più, però il virus circola ancora in Italia.
Siamo tornati alla libertà di uscire, di andare al ristorante, al cinema e ai concerti. Ritiene che, nonostante il virus circoli ancora, sia possibile fare a meno della mascherina?
Al momento, come dicevo, siamo davanti a un tasso di positività altalenante, che scende all’11%, risale a 12%, ma sotto il 10% è sceso una sola volta. Quindi direi che nei mezzi pubblici, in metropolitana, in aereo la mascherina va usata ancora. Per il resto, in altre situazioni, direi invece di no. La gente ormai è stanca. Soprattutto se Omicron 5 dovesse rivelarsi quello che pensiamo sia, cioè un virus che contagia con sintomi lievi, da cui ci si riprende facilmente e senza che si verifichino quasi mai decessi. E’ probabile che il Covid si endemizzi.
Sarà ancora necessario un richiamo annuale?
Se arrivassimo finalmente a un tasso di positività del 2-3%, allora non servirà più neanche vaccinarsi. Direi che per adesso un richiamo annuale vada somministrato solo a determinate categorie.
(Paolo Vites)
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