Souad Sbai, presidentessa di Acmid donna onlus ed ex parlamentare con il Popolo delle libertà, ha parlato in una intervista a La Verità del processo di “islamizzazione dolce” che l’Europa sta affrontando: “L’ho detto in tutte le forme e continuo a ripeterlo: è necessario aprire gli occhi sul radicalismo che avanza. A differenza nostra, i Paesi arabi hanno capito il gioco della Fratellanza musulmana, che si serve del nostro concetto di democrazia per crescere”, ha affermato.



Il riferimento è anche alla costruzione delle moschee in Italia, tra cui quella di Bergamo che potrebbe essere completata attraverso il sostegno della Qatar Charity. “Non mi spaventano le mura, ma chi le finanza finanzia. E chi c’è dentro. La libertà religiosa è sacrosanta, ben vengano quelli che entrano solo per pregare. Mi viene il terrore quando penso alla provenienza delle sovvenzioni e a chi gestisce quelle strutture”, ha sottolineato.



Souad Sbai: “Moschee? Libertà religiosa sacrosanta”. Il pericolo dietro l’Islam

Souad Sbai ha voluto evidenziare dunque il pericolo che si cela dietro a questa “islamizzazione dolce” dell’Europa, che tanto “dolce” potrebbe in realtà non essere. “Dietro le moschee possono esserci imam fai da te, pieni di odio verso l’Occidente e gli occidentali. Ignoranti che cercano di radicalizzare intere comunità. È già successo in altri Paesi, come la Francia, il Belgio e la Germania: le città hanno cambiato volto, riempiendosi di soli negozi arabi, dove le bambole sono senza volto”, ha rivelato.



Il rischio è che anche il nostro Paese, dove da tempo si discute della costruzione di luoghi di culto islamici, possa andare col tempo verso questa direzione. “Io non voglio che succeda anche in Italia. Il problema non è costruire o non costruire, ma controllare chi intende farlo e imporre il rispetto delle regole”, ha concluso la presidentessa di Acmid donna onlus ed ex parlamentare con il Popolo delle libertà.