Nuovi guai per la famiglia di Aboubakar Soumahoro. Il caso giudiziario che riguarda moglie e suocera si allarga. Infatti, il giudice per l’udienza preliminare di Latina ha contestato nuove fatture, per un importo complessivo di 662mila euro. Tale somma si va ad aggiungere a 2 milioni già contestati dal tribunale, che a fine ottobre ha disposto gli arresti domiciliari per Liliane Murekatate e Marie Terese Mukamitsindo. La vicenda riguarda la gestione della cooperativa Karibu e del Consorzio Aid, a cui vertici c’era la suocera del deputato e in cui figurava con ruoli di primo piano anche la moglie, stando alla ricostruzione della procura.
Le nuove operazioni sospette fanno riferimento al 2018 (450mila euro) e al 2019 (212mila euro). Come evidenziato da Libero, l’ultima udienza ha riguardato il primo filone dell’inchiesta, riguardante i presunti reati fiscali legati alla gestione delle cooperative che si occupavano di accoglienza e gestione migranti. La moglie e la suocera di Soumahoro, eletto con Verdi e Sinistra e passato al Gruppo Misto dopo lo scoppio dello scandalo, sono ai domiciliari con le accuse, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale e autoriciclaggio.
LEGALE MOGLIE DI SOUMAHORO “LINEA DIFENSIVA NON CAMBIA”
«La linea difensiva non cambia. Confidiamo che venga adeguatamente presa in considerazione», dichiara l’avvocato Lorenzo Borrè, legale della moglie di Aboubakar Soumahoro, ai microfoni dell’AdnKronos. Inoltre, ritiene che non ci siano i presupposti «per configurare la signora Murekatete amministratore di diritto né di fatto, né responsabile delle condotte che le vengono contestate». Tra le spese contestate, riportate da Libero, ci sono acquisti in negozi di abbigliamento, esborsi per ristoranti, hotel e alcolici. Ma nell’elenco non è scritto chi abbia speso quelli che per l’accusa erano i soldi destinati alla gestione dei migranti.
La prossima udienza sul filone fiscale si terrà il 15 dicembre, quando toccherà al collegio di difesa. Il gup ha accolto la costituzione di parte civile degli ex lavoratori di Karibu e Aid, cioè trenta persone. Ed è stata accolta anche quella del sindacato Uiltucs. Nel presunto uso illecito dei fondi sono coinvolti, comunque, anche i ognati del parlamentare Michel Rukundo e Richard Mutangana. Oltre a loro, i collaboratori delle coop Ghislaine Ada Ndongo e Christine Ndyanabo Koburangiyra.