Aboubakar Soumahoro deve fare i conti con gli addebiti nei confronti delle cooperative gestite dai familiari, in particolare moglie e suocera. Ma non mancano le rivelazioni sulla costruzione del personaggio “Abou”, destinato a diventare il leader della sinistra. Un personaggio, secondo l’ex collaboratore Piero Santonastaso, costruito da due riferimenti della sinistra: Marco Damilano e Diego Bianchi, anche noto come Zoro.
Al suo fianco per quattro anni ai tempi dell’Usb (Unione sindacale di base), Santonastaso ha individuato due tornanti decisivi nella costruzione di Soumahoro. Come riportato da Libero, il primo risale al giugno 2018, alla copertina dell’Espresso “Uomini e no” che metteva in contrapposizione il sindacalista a Matteo Salvini. “Un trampolino di lancio per la carriera politica di Soumahoro”, ha spiegato l’ex collaboratore, che non ha lesinato elogi alle sue doti a livello di leadership e sulle lotte sindacali. Ma proprio lì si inserì l’operazione politica, con Damilano e Zoro alla regia.
“Soumahoro creato da Damilano e Zoro”
Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Italiana divenne l’idolo della sinistra, ricercato da tutti. In quel frangente, ha ammesso Santonastaso, avvenne il cambio di regia da Usb al duo Zoro-Damilano. È il caso della visita di Propaganda Live a San Ferdinando, in Calabria, centro di adozione di Abou: “Da quel momento si moltiplicarono le richieste di intervista dall’Italia e dall’estero”. Per carisma, presenza fisica, italiano e predisposizione per la forma, Soumahoro venne considerato il perfetto leader per la sinistra: “Indugiava in pomposità e ampollosità. Diciamo che era un Macron in sedicesimo”.
Nel luglio 2020, poi, l’addio all’Usb, senza dire una parola: “Non ci sono rimasto male solo io, ma tutto il sindacato, dove Soumahoro è sempre stato portato in palmo di mano”, l’analisi di Santonastaso. Una frattura immotivata, se non per le aspirazioni politiche del sindacalista con gli stivali, culminate con lo sbarco in Parlamento grazie a Fratoianni e Bonelli: “Ha fatto errori a valanga, così come i suoi mentori che adesso se ne lavano le mani, ma non è oggetto di indagini giudiziarie”. Secondo Santonastaso, di errori ne sono stati commessi tanti: “Il principale? Si è fatto prendere dal suo personaggio, si è sopravvalutato”.