Altri guai per le cooperative gestite dai familiari di Aboubakar Soumahoro. L’Asl e i Vigili del fuoco hanno scoperto violazioni delle norme di sicurezza, in particolare antincendio, negli appartamenti dove Marie Therese Mukamitsindo, suocera dell’onorevole, ospitava i migranti usando fondi pubblici. Sono state rilevate, dunque, irregolarità nelle case gestite ad Aprilia dalla Kairbu e dal Consorzio Aid, ormai sciolte dopo lo scoppio dell’inchiesta che vede coinvolti anche la moglie del deputato eletto con Verdi e Sinistra, poi passato al gruppo Misto, Liliane Murekatete, che ha fatto parte del Consiglio d’amministrazione delle coop come il fratello, Michel Rukundo, anche lui indagato.
Come evidenziato da Libero, nei giorni scorsi la procura di Latina ha chiuso le indagini preliminari confermando le accuse sul fronte fiscale, quindi si profila ora il rinvio a giudizio. Per il sostituto procuratore, la suocera di Soumahoro non si sarebbe neppure preoccupata di garantire la formazione necessaria ai lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, ma per la difesa alcune prescrizioni non erano state ottemperate solo perché gli appartamenti al centro dei processi non erano più stati usati.
SOUMAHORO “VIOLENTA CAMPAGNA DI FANGO”
Il processo riprenderà a luglio, con la difesa che punta ad unirlo a quello di natura fiscale. Lo scandalo è emerso dopo che il sindacato di Uiltucs di Latina ha denunciato il mancato pagamento degli stipendi di molti lavoratori immigrati. Alcuni accordi tra le parti sono stati già concretizzati, secondo quanto riportato da Libero. Aboubakar Soumahoro ha dichiarato di non essere a conoscenza di quanto vede coinvolti la moglie, la suocera e il cognato. Va precisato che lui non è indagato, mentre a proposito della moglie ha precisato che è accusata di omessa vigilanza che ha causato un danno erariale di 13.368 euro. Soumahoro si è scagliato via social contro la «violenta e vergognosa campagna di fango». Quello che aveva sugli stivali con cui si è presentato in Parlamento il primo giorno, mostrando anche il pugno chiuso in segno di vicinanza ai lavoratori africani del ghetto di San Severo, dove però ora si vede sempre meno. Infatti, alcuni di loro recentemente hanno riferito, come evidenziato da Libero, che in campagna elettorale distribuiva soldi in cambio di scioperi.