L’ATTACCO DI ABOUBAKAR SOUMAHORO A VERDI-SINISTRA: “ZERO SOLIDARIETÀ, PASSO AL GRUPPO MISTO”

Un lunghissimo e corposo “dossier” preparato da Aboubakar Soumahoro è stato inviato al Presidente della Camera Lorenzo Fontana e diffuso via agenzie oggi 9 gennaio, nell’occasione dell’annuncio del passaggio dall’Alleanza Verdi-Sinistra al Gruppo Misto a Montecitorio. Il deputato eletto da indipendente nel partito di Bonelli e Fratoianni, nelle ultime settimane è stato “travolto” dalle inchieste della Procura di Latina sulle ong di proprietà della suocera Marie Therese Mukamatsindo e della moglie Liliane Murekatete: prima autosospeso dal Gruppo AVS alla Camera, poi avviato all’espulsione dopo la delusione dei leader di Verdi e Sinistra che non hanno gradito alcune dichiarazioni e posizioni di Aboubakar. Oggi, oltre al passaggio definitivo al Gruppo Misto alla Camera, il deputato si toglie più di un “sassolino dalla scarpa”: «Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra (AVS)», scrive Soumahoro nella lunga nota in cui motiva la sua scelta politica – a soli 3 mesi dalle Elezioni – «dopo una un’attenta e sofferta meditazione, ho maturato la decisione di aderire al Gruppo Misto».



Passaggi durissimi nella lettera recapitata oggi, specie quando sottolinea come una persona di colore come lui «va bene finché è un ‘negro da cortile‘, finché protesta con gli striscioni, cosa che peraltro ho fatto mille volte e non smetterò mai di fare, se è povero e sta ai margini. Ma se prova a fare un salto di qualità immediatamente disturba». Questo secondo Aboubakar Soumahoro sarebbe il motivo dell’accanimento mediatico contro la sua persona e la sua famiglia: «il modello della Lega Braccianti, con i lavoratori dei campi non solo stranieri ma anche italiani – afferma – che si autodeterminano e si autogestiscono. Questo fa molta paura, toglie potere a un sistema di assistenzialismo che ha come obiettivo quello di mantenere lo stato di emergenza, semplicemente perché finché c’è emergenza ci sono soldi a pioggia per gestire l’emergenza, e, dal momento che nulla accade per caso, forse questo può far comprendere perché vi sia stato così tanto ingiustificato accanimento nei miei confronti». Replicando alle durissime dichiarazioni di Soumahoro contro l’Alleanza Verdi-Sinistra, il leader ambientalista Angelo Bonelli si limita a dichiarare «Non sono per nulla sorpreso, perché rispetto a quanto accaduto finora non abbiamo avuto, dal mio punto di vista, sufficienti spiegazioni. Sono però umanamente deluso, ma non per la sua decisione di passare al Misto, quanto per tutta la vicenda». La capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, è invece ancora più netta: «Diciamo che Abubakar ha fatto tutto da solo, non abbiamo più avuto nessun confronto, né sappiamo di dossier. Mi sarei aspettata una comunicazione più diretta e meno burocratica, mentre ho solo ricevuto per conoscenza la sua lettera al presidente Fontana».



SOUMAHORO SULLE INDAGINI ONG: “CHIESI CHIARIMENTI NEL 2021”

Soumahoro ritorna su diverse polemiche e critiche mosse contro le sue scelte nelle scorse settimane, come quella difesa della moglie Liliane in diretta tv a “Piazzapulita” parlando di “diritto all’eleganza”: «Non sono stato compreso. Mi riferivo al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede. Tuttavia trovo davvero singolare che mi si chieda di esprimere un giudizio di valore circa foto della mia compagna risalenti a 4 anni prima che io la conoscessi». Entrando poi nelle pieghe delle indagini che per il momento vedono indagate ‘solo’ la moglie, la suocera e il cognato, Soumahoro afferma nel dossier «A fine 2021 lessi da alcuni articoli di stampa sulla mancata retribuzione ad alcuni dipendenti della Karibu e – pur non avendo alcun interesse diretto nelle cooperative – chiesi immediati chiarimenti a riguardo. Venni informato del fatto che non erano ancora pervenuti tutti i soldi necessari per pagare gli stipendi, che si erano sollecitati gli Enti pubblici, e – così mi venne detto – che auspicabilmente tutto si sarebbe risolto in tempi ragionevoli».



Qualcuno, secondo Aboubakar Soumahoro, avrebbe «montato il caso» per motivi politici: «Trovo assurdo continuare a discutere dell’inesistente ‘caso Soumahoro’, come è avvenuto in questi ultimi due mesi: si deve rimettere al centro dell’attenzione le condizioni dei braccianti, dei poveri, dei dimenticati e degli invisibili che sono usciti dai radar, anche nella Legge di Bilancio recentemente approvata». In un passaggio finale ancora più netto, l’ormai ex deputato di AVS attacca «Chi ha montato il caso sapeva bene cosa stava facendo: questa vicenda non è accaduta a caso. Ora bisogna tornare a parlare di chi ha bisogno: io non mai smesso, non ho rallentato di un attimo le attività sul territorio anche durante questa aggressione verso la mia persona, e intendo intensificare ancora il mio impegno, lo devo innanzitutto ai cittadini che mi hanno votato»