Il sovraindebitamento è una situazione da dover evitare a tutti i costi. Ma chi ci si ritrova inevitabilmente deve risolvere ed estinguere i suoi debiti. Con una modifica all’articolo 65 del Codice, il Terzo Correttivo ha penalizzato in grossa parte i cosiddetti “piccoli debitori”.

Recentemente è stato il Consiglio dei Ministri ad approvare il nuovo Decreto apportando delle modifiche al Codice dell’Insolvenza e della Crisi, in cui si cita la predicibilità dei crediti, il trattamento in merito ai crediti tributari e contributivi, la composizione negoziata della crisi e alla liquidazione giudiziale.



Sovraindebitamento: poche tutele immediate

Coloro che si trovano in stato di sovraindebitamento oggi possono procedere ad inoltrare una domanda prenotativa ottenendo – almeno in un primo momento – una tutela tempestiva per il proprio patrimonio.

Il nuovo decreto però è stato modificato e ha penalizzato – soprattutto i piccoli debitori – abolendo la tutela del patrimonio e tutto ciò che detiene l’indebitato nel momento in cui viene posta la prima domanda prenotativa.



E qui va posta la prima grande differenza tra il concordato preventivo (inserito in Manovra 2025) e il concordato minore. In quest’ultimo caso per attuare delle misure protettive nei confronti del sovra indebitato è indispensabile aver definito la proposta ufficiale e aver depositato il piano (contrariamente a quanto accade nel concordato preventivo dove si ha già una tutela immediata al momento della domanda).

Come agire a fronte dei cambiamenti

I cambiamenti del decreto che prende come riferimento il Codice della Crisi e dell’Insolvenza impensieriscono i piccoli debitori. Tali circostanze vengono specificate in via eccezionale nell’articolo 271 del Codice.



Tuttavia è certo che la “corsia preferenziale” per i piccoli debitori è preclusa, mentre chi ha ricorso agli accordi di ristrutturazione e al concordato preventivo può ritenersi (almeno in un primo momento) più fortunato.

In parole più semplici il sovraindebitamento per i “piccoli debitori” è più critico, infatti gli enti possono attaccare i suoi beni personali fin da subito e il legislatore può “inferire” con delle sanzioni più pesanti.