Una scuola cattolica virtuale negli Stati Uniti ha ricevuto per la prima volta nella storia il via libera per delle sovvenzioni pubbliche. È accaduto, come riportato da Avvenire, a Sant’Isidoro di Siviglia, in Oklahoma. Il voto finale del Consiglio, lo Statewide Virtual Charter School Board, è stato di 3 sì contro 2 no, mentre ad aprile scorso la richiesta era stata respinta poiché le informazioni contenute nel piano relativamente all’insegnamento per gli studenti disabili non erano state ritenute soddisfacenti.



L’arcidiocesi e la diocesi hanno provveduto ad integrare la documentazione e dopo qualche settimana è arrivata l’approvazione. L’istituto religioso ha dunque assunto lo statuto di “charter school”, ossia scuola finanziata pubblicamente ma gestita privatamente. Le aule online della St. Isidore of Seville Virtual Charter School verranno aperte a settembre dell’anno prossimo e potranno ospitare 500 alunni. In tre anni, però, il numero dovrebbe salire a 1.500. I posti sono riservati agli studenti di tutto lo Stato che frequentano la scuola materna fino al dodicesimo anno di età.



Sovvenzioni pubbliche a scuola cattolica in Usa: il caso della St. Isidore of Seville Virtual Charter School

Le sovvenzioni pubbliche concesse per la creazione della St. Isidore of Seville Virtual Charter School, una scuola cattolica virtuale negli Stati Uniti, hanno comunque creato non poche polemiche. Il procuratore generale dell’Oklahoma, Gentner Drummond, infatti, si è detto in più occasioni contrario. “L’approvazione di una scuola religiosa finanziata con fondi pubblici è contraria alla legge dell’Oklahoma e non è nell’interesse dei contribuenti. È estremamente deludente che i membri del consiglio abbiano violato il loro giuramento per finanziare le scuole religiose con i soldi delle nostre tasse. Così facendo, questi membri hanno esposto se stessi e lo Stato a potenziali azioni legali che potrebbero essere costose”, ha affermato.



“È difficile pensare a una violazione più chiara della libertà religiosa dei contribuenti dell’Oklahoma e delle famiglie che frequentano la scuola pubblica rispetto all’istituzione da parte dello Stato della prima scuola pubblica religiosa”, ha aggiunto Rachel Laser, presidente e amministratore delegato di Americans United for Separation of Church and State.