La New Space Economy sta vivendo una crescita significativa e una delle linee promettenti di questo settore è rappresentata dagli spazioporti. Secondo la Space Foundation, nei primi sei mesi del 2022 sono stati messi in orbita ben 1.022 veicoli spaziali. Nel solo settore commerciale, i ricavi sono aumentati del 6,4%, raggiungendo oltre 224 miliardi di dollari provenienti da prodotti e servizi forniti dalle società spaziali, mentre quasi 138 miliardi di dollari sono stati investiti in infrastrutture e supporto per lo spazio commerciale.
Il Canada e il suo spazioporto sostenibile
Recentemente, il Governo canadese ha autorizzato le licenze per i primi voli dallo spazioporto Nova Scozia, situato nella località di Canso, nella regione nazionale di Cape Breton Island, affacciata sull’oceano Atlantico. La costruzione di questo spazioporto è stata approvata nell’agosto scorso, e con l’autorizzazione ai lanci di questi giorni si apre un’offerta più ampia per i voli commerciali e non solo. Tuttavia, la sfida per il Canada non riguarda solo l’espansione del settore spaziale, ma anche la realizzazione di razzi “verdi” a basso impatto ambientale.
La società Maritime Launch Service (Mls) è il principale investitore privato canadese con uno spazioporto vicino all’oceano Atlantico. Tra i suoi clienti, figurano il responsabile del laboratorio della Stazione Spaziale Internazionale Nanoracks e il fornitore di razzi a tecnologia pulita Rocket Dynamics del Quebec. Il sito dello spazioporto canadese offre vantaggi anche grazie alle sue alte latitudini, che consentono lanci polari perfetti per l’osservazione globale della Terra o per applicazioni militari.
Il cantiere di Boca Chica e il progetto Starship di SpaceX
Nel Texas, il cantiere di Boca Chica è diventato famoso per essere il luogo in cui SpaceX sta costruendo il razzo Starship. Questo progetto si distingue per il suo approccio particolare, che prevede una costante produzione e test continui sui prototipi, con aggiornamenti e migliorie a ogni prova. Questo metodo ha numerosi vantaggi, poiché consente di ottenere molti dati e molte misurazioni sulle modifiche apportate, ma comporta anche la produzione costante di nuovi prototipi sempre più complessi e numerosi. Di conseguenza, il cantiere di Boca Chica è stato ampliato con nuove postazioni di costruzione per gli anelli di Starship e altre componenti, oltre a un aumento del numero di dipendenti. Questa estate SpaceX aveva aperto una candidatura per un manager esperto nella gestione e costruzione di resort di lusso e possiamo quindi aspettarci un’evoluzione del sito di Boca Chica in un vero e proprio spazioporto. Musk in passato aveva già indicato il sito in Texas come il Gateway to Mars. Una prossima evoluzione prevederà quindi anche ulteriori strutture logistiche, oltre che di produzione, e intere sezioni di spazio pubblico per i dipendenti e in parte anche aperte a tutti.
Europa: spazioporti emergenti
Anche l’Europa sta cercando di sfruttare le opportunità offerte dalla New Space Economy attraverso la creazione di propri spazioporti. Ad esempio, il 16 gennaio scorso è stato inaugurato lo spazioporto Esrange di Kiruna, in Svezia, alla presenza del Re Carlo XVI Gustavo e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Anche l’European Space Agency (ESA) sta svolgendo un ruolo attivo in questo ambito, con azioni come gli hop test dei lanciatori riutilizzabili Prometheus e Themis, che si svolgono proprio a Kiruna. Altri siti europei che concorrono per diventare spazioporti includono l’arcipelago portoghese delle Azzorre, l’isola norvegese di Andoya, l’Andalusia spagnola e la Gran Bretagna, che dispone di ben sette siti di lancio. Tuttavia, l’Inghilterra ha avuto un contrattempo con il primo lancio fallito della missione Start Me Up da Spaceport Cornwall, a causa di un’anomalia tecnica. Ma a Virgin Galactic è andata meglio nel maggio di quest’anno e dopo due anni di miglioramenti (e fallimenti), la compagnia di Richard Branson che ha l’ambizione di portare in volo suborbitale turisti spaziali ha portato a termine con successo il suo volo. Si trattava del quinto lancio riuscito da quando sono iniziati i test. La missione è stata definita un risultato fantastico e la Unity 25 ha portato in volo quattro dipendenti dell’azienda compreso il suo fondatore (Brenson) a un’altitudine di poco più di 54 miglia (87 chilometri) sul livello del mare.
Italia: Il primo spazioporto nazionale a Taranto-Grottaglie
Anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione, con la sottoscrizione, lo scorso 13 dicembre 2022, di un raggruppamento temporaneo di progettazione composto da Adr Ingegneria Spa, Proger Spa, Rina Consulting Spa e Architetto Camerana, che ha vinto il bando per la realizzazione del primo spazioporto nazionale nell’aeroporto di Taranto-Grottaglie. Questa iniziativa è il risultato di una collaborazione tra Sitael, l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Virgin Galactic di Richard Branson, con l’obiettivo di trasferire i voli suborbitali allo spazioporto di Grottaglie. L’aeroporto di Grottaglie è stato riconosciuto quale piattaforma logistica integrata per l’attività di ricerca, sperimentazione e test di prodotti aeronautici a cui, successivamente, con l’atto di indirizzo del ministro delle Infrastrutture e Trasporti del maggio 2018 si è aggiunta per l’appunto la designazione di “Spazioporto nazionale per lo sviluppo sostenibile del settore dei voli suborbitali”.
L’espansione degli spazioporti in tutto il mondo riflette l’entusiasmo e l’interesse crescente per l’industria spaziale commerciale. Paesi come il Canada, l’Europa e l’Italia stanno cercando di capitalizzare le opportunità offerte dalla New Space Economy attraverso la creazione di spazioporti che favoriscono lo sviluppo di voli commerciali e non solo. Questi spazioporti offrono vantaggi geografici e tecnologici, aprendo la strada a nuove sfide e possibilità di innovazione nel settore spaziale. Con l’incremento del numero di spazioporti in tutto il mondo, la corsa allo spazio e le scoperte nello spazio commerciale stanno raggiungendo nuove vette, promettendo un futuro sempre più entusiasmante per l’esplorazione spaziale e lo sviluppo di nuove tecnologie.
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