Emergenza aggressioni sessuali in Spagna, dove è stato registrato un aumento preoccupante per quanto riguarda quelle perpetrate da minori. A lanciare l’allarme è la Procura generale dello Stato (FGE), secondo cui negli ultimi cinque anni c’è stato un incremento del 116%. Nel 2017 sono stati registrati 451 casi, nel 2022 invece 974. I dati sono contenuti nel Rapporto presentato all’inizio dell’anno giudiziario dal Procuratore generale dello Stato Álvaro García Ortiz, visionato da Europa Press. Il documento precisa che per la maggior parte dell’anno 2022 è ancora in vigore la differenziazione tra la fattispecie penale dell’aggressione sessuale e dell’abuso sessuale, quindi i dati statistici sono separati e le applicazioni informatiche non hanno incluso le novità della legge “solo il sì è sì”. Per la Procura già il solo aumento del 45,8% rispetto al 2021, quando furono registrati 688 casi di aggressioni sessuali in Spagna, è “notevole e preoccupante“.



La Procura generale dello Stato spagnola non si sbilancia sulle cause di questo fenomeno, limitandosi a dire che sono “complesse” e osservando che c’è un’opinione “generalizzata” secondo cui “vari fattori convergono per portare i minori a mettere in atto comportamenti sessuali violenti“. Ma la sezione di Siviglia attribuisce il fenomeno alla mancanza di un’adeguata formazione in materia etico-sessuale e alla visione inappropriata e precoce di materiale pornografico violento. Le sezioni di Murcia, Badajoz, Barcellona, Huelva, Huesca, Ourense, Isole Baleari, Cáceres e Madrid sono analogamente allertate sull’aumento di questi reati, secondo quanto riportato da La Vanguardia. Solo la sezione di Toledo segnala una diminuzione di questi reati rispetto agli altri anni, quando le aggressioni sessuali tra familiari e fratelli erano aumentate.



SPAGNA, AGGRESSIONI SESSUALI SOTTO I RIFLETTORI PER LA LEGGE SUL “SÌ È SÌ”

Il rapporto della Procura generale dello Stato rivela che invece gli abusi sessuali perpetrati da minori in Spagna rappresentano un totale di 1.973 casi avviati, registrando un “leggero” aumento dello 0,81% rispetto al 2021. In ogni caso, si conferma anche una tendenza all’aumento dal 2017, in quanto il dato attuale rappresenta un aumento “notevole” del 111% rispetto a quell’anno. Il documento evidenzia anche che il numero di procedimenti giudiziari per reati di violenza sessuale è aumentato del 31,5%, passando da 7.302 nel 2021 (procedimenti preliminari avviati) a 9.603 nel 2022. Nel frattempo, il numero di procedimenti avviati per abusi sessuali è diminuito del 3,39% (da 8.937 nel 2021 a 8.634 nel 2022). Per quanto riguarda i reati di violenza sessuale e abuso su minori di 16 anni, si è registrato un aumento del 2,8% dei casi di abuso sessuale e del 36,4% dei casi di violenza sessuale.



Sotto i riflettori per la legge sul “sì è sì”, che integra sotto un’unica denominazione i reati contro la libertà sessuale che prima costituivano due reati distinti (abuso e aggressione sessuale), ponendo al centro il consenso. Una modifica che, secondo la FGE, ha causato “una certa confusione” nel dibattito pubblico “a causa delle riduzioni di pena delle sentenze definitive dopo la loro revisione in base alla nuova norma“. Nel novembre 2022, infatti, l’Avvocatura generale dello Stato aveva emanato un decreto per fornire una risposta uniforme, basata sul principio della “retroattività della norma più favorevole“, pur esortando a “individualizzare ogni caso” e a evitare “automatismi che impediscono di valutare le circostanze specifiche“.