Il partito indipendentista catalano Junts ha votato contro il disegno di legge sull’amnistia proposto dal Psoe: questo tornerà ora in commissione Giustizia. Il Ddl ha ricevuto 171 voti a favore e 179 contrari da Pp, Vox e i deputati di Junts. La bocciatura restituisce “un’immagine disastrosa” per il governo di Pedro Sanchez, poiché, come sottolinea l’Ansa, mette in mostra la debolezza dell’esecutivo di minoranza Psoe-Sumar. La proposta di amnistia per i separatisti catalani è stata bocciata dal plenum del Congresso poiché il partito di Puigdemont crede che non funzionerà abbastanza.
Il Psoe ha respinto gli emendamenti chiave di Junts sull’amnistia dei crimini di terrorismo legati al processo per gli indipendententisti catalani, spiega Agi. Il disegno di legge torna così in commissione di Giustizia: qui potrà essere modificato e rinegoziato. La bocciatura mostra però la fragilità del governo di Sanchez, che deve fare i conti quotidianamente con la pressione permanente del partito di Puigdemont, senza il quale non avrebbe la maggioranza. Dopo il voto, il Premier ha lasciato l’Aula senza rilasciare dichiarazioni.
Legge di amnistia, la bocciatura al plenum del Congresso
“La legge di amnistia è entrata in maniera impeccabile al Congresso e ne uscirà in maniera impeccabile, con la massima sicurezza giuridica” ha affermato il ministro di Giustizia Felix Bolanos, commentando il “no” di Junts al testo di legge bocciato alla Camera bassa. Per il politico “è assolutamente incomprensibile che Junts voti contro una legge che ha negoziato, alla quale ha votato quattro volte a favore, e che abbia oggi votato assieme al Pp e a Vox”. Ha poi chiesto al partito dell’ex presidente catalano Puigdemont “di ripensarci e riconsiderare la sua posizione”.
“Il disonore del governo, in questo momento, è irreparabile. Duole vedere un primo ministro senza dignità, seduto in aula e costretto ad ingoiare il rospo su tutto quello che pretendono i secessionisti” ha affermato il portavoce del Partito Popolare spagnolo Miguel Tellado, commentando la sconfitta al Congresso dell’esecutivo spagnolo sulla legge sull’amnistia. Il riferimento è al premier Pedro Sánchez. “Il calvario parlamentare di Sánchez non ci interessa, ciò che ci interessa è l’umiliazione sociale a cui viene sottoposto il nostro Paese” ha aggiunto.