Ha fatto il giro del web la vicenda con protagonista una giovane giornalista in Spagna che è stata molestata in diretta televisiva. Mentre si trovava a Madrid per un servizio giornalistico, in collegamento live con la sua tv, un ragazzo è passato di lì e prima di fermarsi a chiacchierare con la collega le ha tirato una pacca sul sedere. Un fatto che non è passato inosservato soprattutto in territorio iberico visto che nel giro di breve tempo l’autore del gesto è stato rintracciato e quindi arrestato con l’accusa di “aggressione sessuale”, così come si legge sul sito di SkyTg24.it e come confermato dai canali social della polizia spagnola.
La reporter molestata lavora per il canale tv ‘Cuatro’, e la dinamica di quanto avvenuto è stata ricostruita mostrando appunto le immagini registrate dalla telecamera, così come da video che trovate qui sotto. La giovane giornalista si chiama Isa Balado e stava seguendo il caso di un furto in un negozio avvenuto presso il quartiere madrileno di Lavapies, come inviata del programma ‘En boca de todos’. Mentre stava parlando con il collega dallo studio, le telecamere hanno inquadrato quest’uomo che avvicinandosi da dietro le ha toccato il sedere per poi chiedere: ‘Di che canale siete?”.
SPAGNA, GIORNALISTA ISA BALADO MOLESTATA IN DIRETTA: IL COMMENTO DEL MINISTRO MONTERO
Al vedere questa scena il presentatore del programma, Nacho Abad, ha deciso di sospendere immediatamente il collegamento, e nel contempo i responsabili del canale tv Cuatro hanno chiamato la polizia, avvertendola di quanto accaduto. Balado, in un successivo collegamento, ha aggiunto sull’individuo: “Continua a importunare tutte le persone che si trova davanti”, con l’uomo che è quindi rimasto nei pressi della giornalista anche dopo il collegamento.
Sulla vicenda si è espressa la ministra delle Pari Opportunità Irene Montero, che attraverso X ha scritto: “Ciò che fino ad ora era ‘normale’ non lo è più. #Basta è il grido del nostro Paese per garantire il diritto alla libertà sessuale di tutte le donne”, chiedendo poi “stop impunità”.