La Spagna, dopo il difficile periodo della pandemia da Covd-19, sta registrando un importante aumento nel settore del turismo. Dal 2019, infatti, in tutta Europa, ma anche nel resto del mondo, il settore aveva subito un brusco crollo, che nonostante l’allentamento delle limitazioni sanitarie in concomitanza con i periodi estivi del 2020 e del 2021, non era riuscito a registrare grosse somme, soprattutto per via della reticenza a viaggiare di tantissime persone.



Secondo dei dati elaborati da Exceltur, l’Alleanza per l’Eccellenza del Turismo in Spagna, il secondo trimestre di questo 2023 farebbe ben sperare in merito alla ripresa, anche perché concretamente il settore rappresenta un’importante fetta del Prodotto interno lordo del paese. Exceltur, infatti, ha tenuto conto del numero di turisti che hanno raggiunto la penisola iberica, oltre alle spese effettuate durante la loro villeggiatura, stimando che il settore potrebbe raggiungere i 178.831 milioni di euro di introiti. In altri termini, il turismo in Spagna nel 2023 potrebbe subire un aumento di circa 18.000 milioni rispetto al 2022, rappresentando anche un aumento del 13,6% rispetto ai dati del 2019.



Turismo in Spagna: “Nel 2023 attesi 85 milioni di viaggiatori”

Insomma, il turismo in Spagna, centrale nell’economia locale, è tornato a crescere in modo importante dopo il covid, e quest’anno potrebbe raggiungere addirittura il 20% del Pil complessivo. Le vendite delle aziende di settore, sottolinea lo studio condotto da Exceltur, sono aumentate, solamente tra aprile e giugno, del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre le spese in loco dei turisti hanno subito un aumento del 19% durante la primavera.

Complessivamente, lo studio evidenzia come il turismo in Spagna sia sorretto, soprattutto, dei viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti, che godono anche del vantaggio di scambio tra dollari ed euro. Seguono, invece, il Messico, il Canada e i paesi del centro Europa (specialmente Austria e Lussemburgo), mentre le mete iberiche sono poco apprezzate dai paesi nordici del continente europeo. Le mete preferite, invece, sono le Isole Baleari, la Catalogna, l’Andalusia e la Comunità Valenciana, ma in generale in tutte le Comunità Autonome sono aumentate le prenotazioni. Secondo lo studio, il turismo in Spagna potrebbe toccare l’impressionante soglia degli 85 milioni di viaggiatori internazionali, dato che causa un generale scompiglio in merito alla tenuta del settore e delle mete turistiche, che si chiedono se saranno in grado di accoglierli tutti.