L’ultimo rapporto PISA, la più grande valutazione internazionale della conoscenza degli studenti di 15 anni, ha mostrato come gli studenti spagnoli hanno ottenuto il peggior voto della storia in matematica e sono peggiorati anche nella comprensione della lettura.  Il Presidente del Governo spagnolo, Pedro Sánchez, come riporta El Pais, ha così approfittato della convenzione politica di La Coruña per annunciare che il Bilancio Generale dello Stato includerà un piano di potenziamento scolastico in queste due aree, che sarà progettato di pari passo con la comunità educativa e le comunità autonome, che sono quelle che hanno le competenze. L’entrata in funzione è prevista per il prossimo anno.



Anche se il presidente non ha dettagliato l’importo, fonti governative hanno poi assicurato che in questa legislatura saranno stanziati 500 milioni di euro e che il piano sarà rivolto a 4,7 milioni di studenti: nello specifico si tratterà di otto corsi che copriranno gli studenti dal terzo anno della scuola primaria al quarto anno della scuola secondaria dell’obbligo.



COME SI ARTICOLERÁ IL PIANO DI POTENZIAMENTO SCOLASTICO VOLUTO DA SANCHEZ

Il piano di potenziamento scolastico voluto da Sanchez è diviso in tre aree. Da un lato, durante l’orario scolastico, si procederà con una riduzione del numero di studenti per classe, che a sua volta, come diretta conseguenza, si tradurrà in un aumento delle assunzioni di docenti; al di fuori dell’orario scolastico saranno poi previsti insegnanti di sostegno per gli studenti in difficoltà; e, in terzo luogo, sarà previsto un piano di formazione degli insegnanti per adattarli all’insegnamento della matematica. Questi dunque i punti salienti volti a contrastare gli ultimi dati devastanti sull’apprendimento degli studenti spagnoli.



Lo scopo di questo piano è quello di creare gruppi più piccoli di studenti che hanno difficoltà in queste materie in classi più piccole per dare loro un’attenzione personalizzata. Il piano attualmente è ancora in fase di attuazione ma conta di raggiungere l’accordo con i partner del governo e le comunità autonome.