SPALLETTI CT ITALIA: DE LAURENTIIS NON CI STA
Il comunicato con cui Aurelio De Laurentiis ha specificato e riassunto la posizione di Luciano Spalletti nei confronti del Napoli è lungo; tocca vari punti, ma a noi qui ne interessa uno in particolare. Il presidente dei campioni d’Italia ha infatti emesso una nota ufficiale per prendere posizione di fronte alle voci, ormai sempre più insistenti, che vogliono Spalletti come prescelto a sedere sulla panchina della nazionale italiana. Il terremoto in federazione risale a due giorni fa: come noto, Roberto Mancini con un colpo di mano incredibile e inaspettato ha deciso di rassegnare le sue dimissioni.
Lo stesso ex CT ha detto la sua in un lungo intervento; ora, la risposta è arrivata da De Laurentiis. Qual è il nodo? Semplice: quando Spalletti ha comunicato di volersi prendere un periodo di pausa, lasciando l’incarico di allenatore del Napoli, De Laurentiis – come prontamente citato nella sua nota – ha accettato senza battere ciglio… più o meno: ha inserito una clausola secondo cui se Spalletti fosse venuto meno alla sua promessa, sarebbe dovuto spettare un indennizzo di 3 milioni di euro alla società. Un modo per cautelarsi: una buonuscita che, si disse ai tempi, era più che altro uno spauracchio per quella Juventus che, grande rivale, sembrava puntare forte sul tecnico di Certaldo.
GLI SCENARI FUTURI
Ecco: probabilmente, Aurelio De Laurentiis non si sarebbe mai aspettato che a bussare alla porta sarebbe stata una federazione, e nello specifico la Figc. Nel suo lungo comunicato il presidente del Napoli loda la scelta dei vertici del nostro movimento e insieme li “bacchetta” per non aver saputo stringere a sé i suoi collaboratori; e poi dice che “non ci si può fermare di fronte all’accollo di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale”. Si parla di Spalletti, si parla dello stipendio da un milione l’anno proposto a quello che sarebbe il prossimo CT della nostra nazionale.
Insomma, De Laurentiis vuole essere pagato e lo specifica, dicendo che non si tratta di “vil denaro” (espressione già utilizzata ai tempi della querelle riguardante Dries Mertens) ma di “questione di principio”, che per lui e per il Napoli 3 milioni di euro possono essere una cifra insignificante ma non si può permettere che la regola sia la deroga. Il concetto è chiaro, lo scenario anche: finchè non si troverà una squadra, Spalletti non potrà diventare il nuovo CT della nostra nazionale. Peccato che la federazione italiana non abbia mai pagato una squadra di club per liberare un allenatore; con De Laurentiis potrebbe succedere anche questo, si tratta di scoprire quali saranno i prossimi passi…