Come sappiamo l’ultimo decreto che ha regolamentato nuovamente il bonus edilizi, ha introdotto lo spalmacrediti, per distribuire in 10 anni i crediti concessi per chi ha potuto usufruire delle agevolazioni come i crediti fiscali legati al superbonus 110%.
La normativa comunque esclude chi ha trasmesso le comunicazioni sul sito dell’Enea a partire dal 1° aprile, nonostante questi possano ancora usufruire della remissione in bonis, entro il 30 novembre 2023. Ma chi è che può realmente usufruire dello spalmacrediti?
Spalmacrediti: in cosa consiste
Lo normativa sarà disponibile a partire dal 2 maggio 2023, ma soltanto per coloro che hanno inviato le comunicazioni sul sito dell’enea entro il 31 marzo 2023, escludendo dunque tutti coloro che lo hanno fatto dal primo aprile in poi.
Prima che fosse introdotto lo spalmacrediti, coloro che avevano visto riconoscersi i crediti d’imposta per il bonus edilizi come il superbonus 110%, avevano infatti la possibilità di distribuire in soli 4 anni i crediti riconosciuti. Dopo l’approvazione del decreto che ha introdotto lo spalmacrediti, vale a dire il decreto 34/2022, invece lo stesso ammontare viene distribuito in 10 anni.
Chi può usufruirne
La detrazione viene confermata solo per il primo beneficiario del bonus, ma non il credito d’imposta che sarà riconosciuto, da questo momento in avanti soltanto per il beneficiare del super bonus 110%.
In particolare potranno usufruire dello spalmacrediti in 10 anni coloro che hanno inserito le comunicazioni relative ai crediti del superbonus entro il 31 dicembre 2022 per gli anni fiscali che partono dal 2022 a seguire. Inoltre per coloro che hanno trasmesso le comunicazioni per i crediti dal primo novembre 2022 al 31 marzo 2023 dove lo spalmacrediti partirà dall’anno fiscale 2023.
Da quanto si apprende dunque, tutti coloro che hanno inviato le comunicazioni in ritardo non potranno usufruire della distribuzione dei crediti in 10 anni, anche se possono comunque usufruire della remissione in bonis.