Drammatico caso di omicidio-suicidio a Viterbo, dove un uomo di 66 anni, agricoltore di origine sarda, ha imbracciato il fucile e aperto il fuoco contro la moglie 58enne, nativa di Nepi, dove i due gestivano una tabaccheria insieme alle loro due figlie. L’episodio risale a ieri sera, quando, all’ora di cena, nella loro villetta di Castel Sant’Elia l’omicida ha puntato l’arma contro il volto della donna, uccidendola. Subito dopo, ha voltato l’arma verso di sé e ha premuto immediatamente il grilletto, togliendosi la vita.



La terribile sequenza ha avuto luogo nel giardino dell’abitazione, davanti agli occhi terrorizzati e impietriti di una delle figlie trentenni della coppia, comprensibilmente sotto choc per l’accaduto, tanto da necessitare di soccorsi e da essere ricoverata in ospedale. Come riporta il “Corriere della Sera”, i carabinieri della compagnia di Civita Castellana non hanno ancora potuto sentire la ragazza, proprio a causa delle sue condizioni di salute. Intanto, però, si è appreso che il marito aveva da tempo avviato le pratiche per la separazione.



OMICIDIO-SUICIDIO A VITERBO: SPARA CON FUCILE ALLA MOGLIE, POI SI TOGLIE LA VITA. ARMA CLANDESTINA

In base a quanto filtrato, l’uomo viveva in un’altra abitazione e ha atteso l’arrivo della moglie per ucciderla e poi togliersi la vita. Gli investigatori, scrive ancora il “Corriere”, hanno accertato che il fucile calibro 12 da caccia detenuto dal marito era clandestino e per questo si indaga su come l’uomo si sia riuscito a procurarsi l’arma da fuoco. Un’abitante del luogo, che conosceva bene i coniugi, ha asserito: “Non ce lo saremmo mai aspettato. Conoscendoli, sapevo che c’erano dei problemi nella coppia, ma non avrei mai immaginato questo”.



Il sindaco di Castel Sant’Elia, Vincenzo Girolami, ha parlato di un vero e proprio “dramma che ci coinvolge. La morte improvvisa di Ciriaco e Anna, è qualcosa di tragico per tutta la nostra comunità. Il nostro cordoglio alle figlie, Valentina e Valeria”.