Ad occuparsi del duplice omicidio di Vicenza è stata anche la trasmissione Ore 14 che ha acceso i riflettori sul movente che avrebbe spinto il 25enne ad agire: “Non avevo voglia di lavorare”, avrebbe confessato. Il delitto è avvenuto in uno stabile dove i tre convivevano: il padre è stato ucciso con due colpi di pistola alla nuca mentre la madre con quattro colpi di pistola. Il giovane avrebbe agito al fine di impossessarsi di un’importante somma di denaro, i risparmi di tutta una vota dei genitori pari a 800 mila euro e che avrebbe usato in parte per l’acquisto di un appartamento e di una nuova auto.



Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 25enne ieri mattina ha sparato al padre e successivamente si sarebbe presentato in una impresa edile per consegnare una caparra per l’immobile ed acquistato dei sacchi in tela, della vernice e dei pannelli per cancellare le tracce di sangue. Sotto choc la comunità in provincia di Vicenza. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA CONFESSIONE: “VOLEVO 800 MILA EURO…”

Si chiama Diego Gugole il 25enne di Chiampo, in provincia di Vicenza, il quale ha confessato il duplice omicidio del padre Sergio, imprenditore conciario in pensione, e della madre Lorenza Zanin rispettivamente di 62 e 59 anni. Il figlio, come riferisce EcoVicentino.it, avrebbe ucciso i due coniugi a colpi di pistola, arma detenuta illegalmente, prima di costituirsi, dapprima con dichiarazioni spontanee e poi nel corso di un interrogatorio davanti al pm di turno, Barbara De Munari, alla quale ha confessato l’assassinio del padre e della madre.



Un omicidio che, stando alle parole del 25enne aveva premeditato “da circa un mese” allo scopo di impossessarsi dei risparmi di una vita dei genitori, circa 800 mila euro, investiti anche in titoli. Con questo denaro il 25enne ha confessato ai carabinieri di aver voluto investirli nell’acquisto di una casa – per la quale la scorsa settimana aveva già corrisposto un anticipo a titolo di caparra – e di un’auto. L’arma usata per uccidere, sempre secondo il suo racconto, gli sarebbe stata venduta per 3800 euro da un cittadino straniero che il 25enne ha definito “marocchino”. Nel corso dell’interrogatorio il killer reo confesso avrebbe aggiunto candidamente: “Ultimamente non mi piaceva lavorare, raccontavo bugie ai miei genitori”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

SPARA E UCCIDE I GENITORI IN CASA: DRAMMA A VICENZA

A Chiampo, in provincia di Vicenza, un 25enne ha ucciso i genitori in casa a colpi di pistola. La notizia drammatica si è diffusa in queste ore e vede come sfortunati co-protagonisti un uomo e una donna di 60 anni (S.G. e L.Z.), assassinati tra le mura domestiche dal figlio, responsabile del loro omicidio. Stando ai primi accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine, con particolare riferimento ai carabinieri, l’efferato delitto sarebbe avvenuto nel pomeriggio di ieri, martedì 15 marzo 2022, all’interno dell’abitazione di via Villaggio Marmi, nella quale il nucleo familiare risiedeva.

Un gesto di assoluta follia, di cui al momento non si conoscono le cause precise, anche se i primi sospetti emersi inducono a seguire la pista del movente economico, considerato che negli ultimi periodi sarebbero state piuttosto frequenti, per non dire all’ordine del giorno, le liti in famiglia per via delle continue richieste di denaro che il giovanissimo avanzava ai suoi genitori. L’assassinio sarebbe stato compiuto con un’arma da fuoco detenuta illegalmente. Dopo aver tolto la vita alla madre e al padre, il 25enne avrebbe abbandonato la dimora di famiglia e avrebbe incominciato a vagare per ore alla guida della sua automobile. Dopodiché, ha scelto di costituirsi, presentandosi la notte scorsa al cospetto dei carabinieri di Vicenza e autodenunciando la sua atroce azione.

VICENZA, UCCIDE GENITORI A COLPI D’ARMA DA FUOCO: APERTA UN’INCHIESTA

Sul caso del 25enne che ha ucciso i genitori a Chiampo (Vicenza) è stato informato il pubblico ministero di turno, Barbara De Munari, che, come si legge sul “Corriere della Sera”, “ha aperto un’inchiesta e sta coordinando le indagini. Arrestato, il venticinquenne si trova ora in carcere e nei prossimi giorni verrà interrogato dal giudice”.

Intanto, riporta ancora il quotidiano, a Chiampo sono arrivati anche i militari del nucleo investigativo di Vicenza e gli specialisti della Scientifica, che “hanno effettuato rilievi nell’abitazione per recuperare elementi utili a ricostruire l’accaduto, in particolare impronte. Il medico legale, dal canto suo, è chiamato ad effettuare i primi accertamenti esterni sui corpi, in attesa che venga eseguita l’autopsia”.