C’è sconcerto a Trieste per la sparatoria che si è verificata oggi e che ha portato all’attivazione del protocollo maxi emergenze. «Un episodio simile, con l’uso di armi da fuoco in un contesto urbano, è un evento che normalmente a Trieste non si verifica», ha dichiarato il procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo. Per quest’ultimo l’azione «era chiaramente diretta nei confronti del gruppo avverso». Bisogna tener conto a tal proposito di un contesto di rivalità tra fazioni di operai albanesi e kossovari che si fronteggiavano da tempo, «ma con il rischio che potessero essere coinvolte altre persone del tutto estranee alla vicenda». Stando a quanto riportato da Trieste Cafè, sono sette le persone ricoverate, di cui 2 a Molfacone e 5 a Cattinara.
Le condizioni cliniche dei primi due sono stazionarie: uno è in osservazione per un trauma cranico e potrebbe essere dimesso domani, l’altro è stato ricoverato per una ferita da proiettile alla gamba. Più complessa la situazione per gli altri. Uno è ricoverato con varie ferite ma è vigile, un altro è in dimissione, uno altro ancora è ricoverato e gli è stato asportato il proiettile, mentre due sono in rianimazione. Uno di questi ultimi è fuori pericolo, l’altro è stato sottoposto a intervento alla milza, ha riportato frattura maxillo facciale ed è in prognosi riservata. (agg. di Silvana Palazzo)
SPARATORIA TRIESTE: DUE ARRESTI
Arrivano aggiornamenti in merito alla sparatoria che si è verificata stamane in centro a Trieste. Come riferisce il Corriere della Sera l’episodio è accaduto attorno alle ore 6:30 di mattina, ed ha visto coinvolte una quindicina di persone facenti parte di due diverse bande di origini kosovare. Otto le persone ferite fra cui una in maniera molto grave e al momento ricoverata in rianimazione. Lo scontro, come anticipato, si sarebbe scatenato per motivi di lavoro nel campo dell’edilizia legati ai vari cantinieri in zona, e dalle parole si sarebbe passato ai fatti fino ai colpi di pistola. Dieci i colpi che sarebbero stati sparati, oltre all’utilizzo di spranghe ma anche al lancio di sedie e di sgabelli dei bar della zona. Alcuni responsabili sarebbero fuggiti su un furgone e poi arrestati.
«Mio figlio stava portando la merce dal furgone all’interno della pasticceria – ha raccontato al Corriere della Sera Elisabetta Giorgi, titolare della pasticceria Giorgi, locale di Trieste a due passi dalla zona della sparatoria – e ha visto passare una persona con la pistola. Poco dopo si è scatenata la sparatoria qualche metro più avanti. Poi mio figlio è corso dentro il nostro laboratorio, abbiamo sentito degli spari e quindi siamo usciti nuovamente all’esterno: tre persone erano a terra. Abbiamo visto anche una persona con una spranga di ferro in mano che ha colpito delle persone e un furgone, rompendo il vetro. Poi sono scappati tutti con dei mezzi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SPARATORIA IN CENTRO TRIESTE: 8 FERITI, UNO GRAVE
Maxi sparatoria avvenuta stamattina in centro Trieste: due persone sono state arrestate e il bilancio è di otto feriti fra cui uno in condizioni molto gravi. Il tutto, come riferisce l’edizione online di Repubblica, è avvenuto di fronte ad un bar sito all’angolo fra via Carducci e via San Francesco, attorno alle ore 8:00 di stamane, e testimoni parlano di una quindicina di persone coinvolte, tutte di origini straniere. Non è ben chiaro il movente, visto che i giornali nafrrano di regolamento di conti fra gruppi di etnie differenti, ma anche di dissensi su questioni lavorative.
In ogni caso il gruppo pare abbia iniziato a discutere animatamente, dopo di che, come spesso e volentieri accade, dalle parole si è passati ai fatti, e qualcuno ha tirato fuori anche delle spranghe. Ad un certo punto sono comparse anche delle pistole, e sono stati numerosi i colpi esplosi che hanno appunto raggiunto otto persone, ferendone in maniera seria una. Imponente il dispiegamento di forze dell’ordine visto che sul luogo si sono recati poliziotti, carabinieri e finanzieri, e nel contempo erano stati allertati gli uomini del 118 per fornire assistenza ai feriti.
SPARATORIA IN CENTRO A TRIESTE: ZONA IN LOCKDOWN
L’area è stata chiusa dalle forze dell’ordine, messa in lockdown per evitare che qualche altra persona potesse rimanere coinvolta, ma nel frattempo due malviventi, i responsabili degli spari, sono riusciti a fuggire a bordo di un furgone di colore bianco.
La loro fuga è comunque durata poco visto che entrambi sono stati bloccati alla barriera Lisert, all’imbocco dell’autostrada: un arresto tutt’altro che semplice tenendo conto che, al momento del fermo sono stati sparati altri colpi di pistola. Stando ad alcune informazioni, che vanno però confermate, sarebbero rimasti coinvolti gruppi di kosovari e albanesi, forse operai di origini straniere, o magari un semplice regolamento di conti per qualche sgarro commesso in un recente passato. Sono attesi aggiornamenti nel corso della mattinata.