ANCORA SPARATORIA IN COLORADO: 5 MORTI IN UN LOCALE GAY, 18 FERITI

Ancora una sparatoria drammatica in arrivo dagli Usa e ancora una volta lo stato del Colorado triste protagonista: nella notte americana il bilancio della strage avvenuta al locale gay di Colorado Springs recita purtroppo 5 morti e almeno 18 feriti, di cui alcuni molto gravi. Dopo aver coinvolto anche l’FBI nella ricerca del potenziale assalitore, stamane la Polizia locale con quella federale annunciavano l’arresto del 22enne Anderson Lee Aldrich, sospettato e accusato di aver ucciso brutalmente 5 persone all’interno del noto gay club notturno di Colorado Springs, Club Q.



La tenente della polizia locale, Pamela Castro ha spiegato come le forze dell’ordine siano intervenute poco dopo l’assalto con sparatoria: il 22enne sarebbe stato preso vivo ancora mentre era all’interno del locale, condotto poi in ospedale in quanto anche lui ferito durante la sparatoria. L’attacco alla discoteca Lgbt di Colorado Springs è solo l’ultimo di una lunga serie di atti sanguinari nello stato del Colorado, a cominciare dal più tristemente noto bagno di sangue a Columbine nel 1999 (2 ragazzi uccisero 12 studenti e un insegnane, prima di suicidarsi). Nel 2012 James Holmes fece irruzione, con i capelli tinti di arancione alla Jocker, in un cinema di Aurora durante la prima di Batman, uccidendo 12 persone e ferendone 58: proprio a Colorado Springs invece nel 2015 3 persone sono state uccise e 8 ferite nella sede di Planned Parenthood (la catena di consultori per gli aborti, ndr). Nel 2021 invece in una sparatoria al supermercato di Boulder, sempre in Colorado, la morte di 10 persone colpite da fucile d’assalto AR-15, lo stesso che pare abbia usato Anderson Lee Aldrich nell’ultima strage avvenuta ieri.



SPARATORIA COLORADO, FERMATO ANDERSON LEE ALDRICH: CHI È IL 22ENNE CHE MINACCIÒ LA MADRE CON UNA BOMBA IN CASA

La storia di Colorado Spring e dell’assalto alla discoteca gay ancora non ha però un chiaro movente all’origine: ovviamente la prima pista al vaglio è la strage contro la comunità LGBTQ, ma nelle prime informazioni che emergono sul conto del 22enne arrestato (anche grazie all’eroico intervento di alcuni clienti del locale che lo avrebbero immobilizzato dopo che purtroppo aveva già ucciso 5 persone e ferito altre 18) c’è una certa confusione riguardo ai moventi presunti dietro la sparatoria.



«Il Club Q è un rifugio sicuro per i nostri cittadini LGBTQ», ha fatto sapere il capo della polizia di Colorado Springs Adrian Vasquez, «Ogni cittadino ha il diritto di sentirsi sicuro e protetto nella nostra città, di andare in giro per la nostra bellissima città senza paura di essere danneggiato o trattato male». Il Club Q in un primo momento aveva dichiarato sulle proprie pagine social «siamo devastati dall’attacco insensato alla nostra comunità. Le rapide reazioni degli eroici clienti che hanno sottomesso l’uomo armato e posto fine a questo attacco di odio». Attacco d’odio contro le persone LGBTQ? Non è detto, anche perché pare che Anderson Lee Aldrich sia stato già arrestato nel giugno 2021 per aver minacciato la madre con una bomba fatta in casa, armi e diverse munizioni. Dopo alcune settimane di detenzione, incredibilmente, il giovane venne rilasciato. A sottolineare invece la probabile motivazione di odio per la comunità LGBTQ ci ha perdonato Sarah Kate Ellis della GLAAD (organizzazione no-profit di attivismo arcobaleno): «Il fatto che questa sparatoria di massa sia avvenuta alla vigilia del Transgender Day of Remembrance, quando onoriamo la memoria delle persone trans uccise l’anno precedente, approfondisce il trauma e la tragedia per tutti nella comunità LGBTQ».