Una nuova sparatoria si è verificata in Serbia, ancora una volta nei pressi di Belgrado. Dopo quella degli scorsi giorni in cui un 13enne ha aperto il fuoco a scuola uccidendo otto suoi compagni e il custode, nella serata di ieri altre otto persone sono state uccise e dieci ferite. Come si legge sul sito di TgCom24, l’aggressore ha aperto il fuoco mentre era sulla propria auto, rivolgendo la propria automatica su un gruppo di persone per poi scappare. La sparatoria è avvenuta di preciso presso la cittadina della Serbia di Mladenovac, a circa una sessantina di chilometri dalla capitale.
Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, la polizia sarebbe ancora alla ricerca dell’omicida, e ha scatenato una vera e propria caccia all’uomo con una serie di posti di blocco e di controlli in tutta la zona. In base ad una prima ricostruzione sembra che colui che ha sparato abbia reagito a seguito di una discussione nata nella scuola di Mldenovac. Dopo la lite verbale il sospettato si sarebbe recato presso la propria abitazione, quindi avrebbe preso un fucile e sarebbe poi tornato presso l’istituto scolastico dove avrebbe compiuto il folle gesto, aprendo il fuoco.
SPARATORIA SERBIA, PER IL MINISTRO DELL’INTERO E’ ATTO TERRORISTICO
Stando a quanto aggiunge il quotidiano francese Le Monde, il sospettato avrebbe aperto il fuoco su due gruppi di persone, anche se non è ben chiaro se il suo obiettivo fosse qualcuno di preciso o meno.
Una volta chiamati i soccorsi, sul posto si sono recate diverse ambulanze nonché la polizia, mentre gli elicotteri stanno sorvolando il luogo della strage da supporto alle ricerche a terra. Bratislav Gasic, ministro dell’interno della Serbia, ha definito il gesto un atto terroristico, anche se non è ben chiaro di quale matrice sia. Intanto i parenti delle persone ferite e dell vittime si sono radunati fuori dal pronto soccorso di Belgrado, per una scena a dir poco straziante. Secondo la Reuters il ricercato avrebbe 21 anni.