Dopo la sparatoria avvenuta in una scuola della Georgia, è stato arrestato il padre del 14enne accusato di aver ucciso quattro persone. L’uomo, come riferiscono numerosi media internazionali, fra cui l’agenzia di stampa Ap News, è accusato di omicidio di secondo grado e omicidio colposo in quanto ha permesso al figlio che prendesse un’arma, così come affermato dalle autorità.



Negli Stati Uniti non è la prima volta che succede qualcosa di simile, visto che già in precedenza alcuni procuratori hanno ritenuto responsabili i genitori delle azioni sconsiderate dei propri figli, come ad esempio lo scorso aprile, quando Jennifer e James Crumbley, sono stati condannati dopo un’altra sparatoria avvenuta sempre in una scuola degli Stati Uniti. In quel caso era giunta una condanna di ben 10 anni, in quanto avevano lasciato incustodita l’arma da fuoco detenuta in casa, e avendo sottovalutato i problemi psichici che il loro figlio stava mostrando prima dello scontro a fuoco avvenuto nel 2021, durante il quale avevano perso la vita 4 studenti.



SPARATORIA GEORGIA, PADRE 14ENNE ARRESTATO: DI COSA E’ ACCUSATO

Tornando alla sparatoria di due giorni fa in Georgia, le autorità hanno messo le manette ai polsi del 54enne Colin Gray, padre di Colt Gray, accusato di quattro capi di imputazione per omicidio colposo, due per omicidio di secondo grado e altri otto per crudeltà verso i minori, così come spiegato dal direttore del Georgia Bureau of Investigation, Chris Hosey, durante apposita conferenza stampa.

“Le accuse a suo carico sono direttamente collegate alle azioni del figlio e al fatto che gli è stato permesso di possedere un’arma”, le sue parole. Quanti anni rischia Colin Gray? Praticamente l’ergastolo visto che l’omicidio colposo è punibile infatti con il carcere a vita, oltre che fra i 10 e i 30 anni per gli altri capi di imputazione.



SPARATORIA GEORGIA, LA DIFESA DEL PADRE DEL 14ENNE: “CONOSCEVA LE ARMI”

Nel corso della sparatoria hanno perso la vita due studenti 14enni, leggasi Mason Schermerhorn e Christian Angulo, ma anche gli insegnanti Richard Aspinwall e Cristina Irimie, rispettivamente di anni 39 e anni 53. Come finirà il processo lo sapremo nei prossimi giorni, anche se al momento non è ancora stata fissata alcuna data per l’udienza. Colin Grey, interrogato dalla polizia, ha cercato di discolparsi, spiegando alle autorità: “Lui conosceva la gravità delle armi e cosa potevano fare, e sa come usarle e come non usarle”, riferendosi al figlio, ma gli inquirenti hanno comunque arrestato lo stesso.

La cosa certa è che negli ultimi anni anche in Italia si sta cercando di far assumere ai genitori dei figli “criminali” le proprie responsabilità, e qualcosa in tal senso lo si è visto negli scorsi mesi con il famoso decreto baby gang in cui si evidenziano i casi in cui debbano essere i genitori a pagare per le azioni del proprio figlio, un modo per responsabilizzare gli adulti, evitando quindi che i minorenni (che il più delle volte nel nostro Paese non pagano le loro pene), vengano lasciati a se stessi.