Nuovi aggiornamenti sulla sparatoria avvenuta a Milano lo scorso 8 gennaio 2022 e che ha visto coinvolto anche il rapper Kappa 24K, nome d’arte di Islam Abdel Karim. Come riportato dai colleghi dell’Agi, il gup Tiziana Gueli ha condannato a 2 anni e 3 mesi l’artista per il reato di detenzione illecita di una pistola clandestina ed esplosione in aria di più colpi d’arma da fuoco. Pena ben superiore al “rivale, Carlo Testa: il 51enne dovrà scontare 8 anni per tentato omicidio.
Il gup ha inflitto condanne inferiori rispetto alle richieste del pubblico ministero Stefano Ciavardi. Come evidenziato dall’agenzia di stampa, la giudice per le indagini preliminari ha escluso l’aggravante dei futili motivi. Ma non è finito qua: i difensori di Carlo Testa (avvocato Niccolò Vecchioni) e di Kappa 24K (Robert Ranieli) hanno reso noto di voler presentare ricorso in appello.
Sparatoria Milano, rapper Kappa 24K condannato a 2 anni
Le indagini sulla sparatoria di Milano dello scorso 8 gennaio sono state portate avanti dalla Squadra Mobile. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, i due gruppi si erano affrontati in una rissa per questioni legate ai contratti discografici. Entrando nel dettaglio, parliamo del collettivo Refreel 24K e del gruppo di piazza Prealpi. Questi ultimi, insieme a Carlo Testa, si erano recati in piazza Monte Falterona per vendicarsi di quanto accaduto poche ore prima. Il 51enne, con alle spalle diversi precedenti, aveva esploso alcuni colpi di pistola verso il rapper Kappa 24K. Spari che avevano mancato l’artista, centrando un passante: il malcapitato 26enne non centrava nulla con la contesa, ma ha avuto la peggio, venendo ferito. Kappa 24K, dal canto suo, aveva risposto sparando alcuni colpi in aria con un’altra arma sottratta a Testa nel confronto di qualche ora prima.