Una nuova ennesima sparatoria avvenuta negli Usa e questa volta il bilancio è pesantissimo. Secondo quanto riportato in queste ore dalla BBC e anche dal quotidiano online di Repubblica, le vittime di una sparatoria avvenuta nel Maine dovrebbero essere 22, con diversi feriti, almeno 60. La polizia, intervenuta prontamente sul posto e in massa, ha invitato la popolazione a restare chiusa in casa e a chiudere bene le porte per via della presenza di un uomo armato a piede libero. L’episodio è avvenuto di preciso nella cittadina di Lewiston, dove l’amministrazione comunale ha comunicato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per motivi di sicurezza, e gli studenti di Bates College sono stati messi in lockdown, chiusi dentro l’edificio.



Il sospettato, riferisce ancora il sito di Repubblica, è un 40enne, tale Robert Card, che ha un lungo passato fra le fila dell’esercito, si parla di una ventina di anni di servizio, durante i quali ha raggiunto il grado di sergente. Era stato però congedato per dei problemi mentali, situazione psichica che evidentemente non è ancora guarita. Secondo quanto riportato da alcuni media locali, notizia che però non è stata confermata in via ufficiale dalla polizia, lo stesso Robert Card avrebbe dei precedenti per aggressione, di conseguenza sarebbe una persona già conosciuta alle forze dell’ordine.



SPARATORIA NEL MAINE, 22 MORTI: KILLER DENTRO BAR E SALA DA BOWLING

In queste ore si è armato di un fucile mitragliatore da guerra, è entrato in un bar ristorante, precisamente lo Schemengees Bar, e in seguito presso la sala da biliardo Sparetime Recreation, dove al momento della sparatoria vi erano fra le 100 e le 150 persone, fra cui anche diversi bambini.

Le vittime sarebbero 22 ma il bilancio non è definitivo anche perchè lo stesso killer è al momento in fuga e ricercato. Il presidente americano Joe Biden è stato informato della strage e ha già preso contatti con la governatrice del Maine Janet Mills, con i senatori Angus King e Susan Collin e il deputato Jared Golden, offrendo “tutto il sostegno federale alla luce del terribile attacco”, così come riferisce la Casa Bianca.