A Rockville un 18enne è stato accusato di minacce di violenza di massa e rischia fino a 10 anni di carcere. L’uomo, in un documento, spiegava i suoi piani per compiere una sparatoria di massa: la sua intenzione era quella di sparare ai bambini delle elementari. A condividere i presunti piani di attacco con la polizia è stato un uomo che aveva ricevuto un capitolo della storia su Instagram dal signor Ye, l’imputato. I due si erano già incontrati in una struttura psichiatrica, come spiega la BBC. Il testimone ha informato la polizia che c’erano “sorprendenti somiglianze tra il personaggio principale” e Ye e per questo motivo aveva modo di credere che quelle non fossero solamente fantasie ma un piano vero e proprio.
La storia è incentrata su un personaggio transgender e vittima di bullismo a scuola: gli elementi, secondo la polizia, sono stati presi dalla vita di Ye e non sono di fantasia. I funzionari hanno affermato che la storia, che descrivono come un “manifesto”, è la prova che il 18enne aveva intenzione di attaccare la sua ex scuola elementare e superiore con un fucile d’assalto semiautomatico. Gli investigatori hanno anche perquisito la casa della sua famiglia e hanno ottenuto disegni scritti a mano di scene di sparatorie violente e registri di chat online in cui minaccia violenza di massa.
Le minacce di sparatoria di Ye “prese più seriamente delle altre”
In una conferenza stampa di venerdì, il capo della polizia della contea di Montgomery, Marcus Jones, ha affermato che l’arresto “sottolinea il valore dell’impegno della comunità”. Le minacce di compiere una sparatoria alle elementari da parte di Ye sono state prese più seriamente delle altre 140 minacce che il distretto scolastico ha ricevuto solo quest’anno scolastico perché “questo caso è completamente diverso”. Ha poi aggiunto che il documento “lo porta a un livello diverso”. Il procuratore dello Stato della contea di Montgomery, John McCarthy, ha elogiato le leggi sulle armi del Maryland – tra le più severe del Paese – perché hanno impedito a Ye di procurarsi un’arma.
Il sospettato, sui social, si era lamentato proprio della difficoltà di procurarsi armi: per questo McCharthy ha elogiato gli investigatori per aver impedito che “si verificasse una potenziale tragedia”. Ye, che è nato come donna, nel 2022 era finito in ospedale per aver minacciato di “sparare a scuola”. Il ragazzo, considerato una minaccia per gli altri e per se stesso, è stato poi mandato in un centro psichiatrico. A seguito dell’indagine, la polizia ha aumentato la sicurezza nelle scuole pubbliche locali, anche se il giovane dal 2022 studiava online.