Epilogo shock ad un concerto a Pavia, più precisamente al castello di Bereguardo, dove si stava esibendo la band heavy metal Burial of Babylon. Mentre il gruppo continuava a cantare, verso il palco sono stati esplosi alcuni colpi di carabina ma la musica ha coperto il rumore degli spari, che secondo le prime indagini sarebbero state esplose da alcune decina di metri di distanza. Come spiega TgCom24, la band si è accorta di quanto accaduto solamente in ospedale, dove il chitarrista 20enne è stato portato per un fastidio alla spalla.



Il ragazzo sentiva bruciore e pensava che il dolore fosse dovuto a una puntura di calabrone. I medici del Policlinico San Matteo lo hanno così visitato e gli hanno trovato sotto la cute un pallino di calibro 4.5, esploso da una carabina. Il chitarrista fortunatamente sta bene e ha riportato solamente una ferita al braccio, che gli è stata prontamente medicata dal personale sanitario.



Concerto a Pavia, si cerca il responsabile degli spari

Dopo aver scoperto degli spari esplosi al concerto a Pavia, gli agenti della squadra mobile si sono messi subito al lavoro per risalire all’autore degli spari. I colpi sarebbero stati esplosi verso la band: i proiettili sarebbero stati almeno 2-3 e hanno lasciato segni sugli strumenti musicali. La scientifica è al lavoro sulla traiettoria: secondo gli inquirenti, l’autore potrebbe essere qualcuno che abita in zona e che era probabilmente infastidito dalla musica alta.

I Burial of Babylon si sono esibiti poco prima della mezzanotte, quando il concerto metal stava volgendo al termine. Il primo cittadino di Bereguardo, Felice Bonizzoni, non si dà spiegazioni: “Non riesco proprio a immaginare chi possa essere stato a fare una sciocchezza simile. È vero, organizziamo numerosi eventi musicali come quello di sabato scorso, ma non mi sarei mai aspettato che qualcuno infastidito dalla musica sparasse contro un complesso di ragazzi”. Secondo il sindaco, infatti, nessuno si era mai lamentato pubblicamente del rumore delle manifestazioni musicali.