Negli ultimi decenni si sta assistendo ad una nuova, importante, corsa allo spazio che a brevissimo porterà (come nella precedente) nuovi astronauti a posare i piedi sulla superficie della Luna. La missione Artemis della NASA, infatti, è già stata lanciata e dovrebbe concludersi non prima del 2025 con la costruzione di una prima base lunare che permetterà viaggi futuri più semplici e rapidi, oltre all’avvio di tutta una serie di studi.
Nel contesto della missione nello spazio Artemis che porterà gli astronauti sulla Luna, la NASA (agenzia spaziale americana) è stata supportata dalla maggior parte delle altre agenzie internazionali, come la ESA europea o l’indipendente Space-X di Elon Musk. In particolare, l’agenzia Europea fornirà materiali e moduli utili alla costruzione della base, chiamata Lunar Gateway, in cambio della possibilità di far lavorare tre astronauti al suo interno. Tuttavia, l’ESA sembra serbare anche dei sogni più ambiziosi riguardo allo spazio, puntando per esempio a finanziare una sua personale missione lunare, che porti alla creazione di un’altra base “indipendente” da quella NASA, rilanciando di fatto la gara all’esplorazione che ha caratterizzato, in parte, la Guerra Fredda.
Spazio: l’ESA punta alla Luna, ma senza fondi disponibili
Non si tratta, insomma, di una vera e propria sfida tra ESA e NASA, anche perché negli anni l’esplorazione dello spazio ha dimostrato lucidamente come la cooperazione sia fondamentale. Il nodo principale, infatti, è che le missioni sono estremamente costose e se vengono fatte dalle agenzie statali, devono necessariamente ricorrere ai fondi, di per sé limitati, degli stati che le supportano.
Infatti, nonostante l’ESA punti ad avviare una sua missione personale nello spazio, da affiancare alla Artemis, sono già sorti alcuni problemi non di poco conto. La NASA, infatti, stima che il costo della missione si attesterà ad un totale di 93 miliardi per 14 anni (pari a poco più di 7 miliardi all’anno). Similmente, l’ESA stima (al ribasso) costi pari a 62 miliardi per la sua missione, pari a 4,4 miliardi all’anno. Tuttavia, il bilancio annuale dell’agenzia per l’esplorazione dello spazio europea è di poco superiore ai 7 miliardi (quello della NASA, invece, è di 23 miliardi annuali). Considerando i costi che l’ESA attualmente affronta per le missioni in corso (soprattutto satellitari, pari a poco più di 6,4 miliardi, finanziati solamente per 2 dall’agenzia stessa), quelli per il personale e quelli, eventualmente, necessari per riammodernare la sua flotta di velivoli spaziali, la missione lunare europea versa, attualmente, in condizioni disastrose.