In attesa dei dati sui risultati elettorali, che cominceranno ad affluire nella notte, dalla tornata elettorale in corso soprattutto emerge un forte calo dell’affluenza al voto. Penalizzate, da questo punto di vista, soprattutto le europee, dove ha votato il 66,5 degli aventi diritto contro il 72,9% registrato nel 2004: lo scarto è di 6 punti percentuali.
Più contenuta la forchetta per le amministrative: la quota di votanti alle comunali è stata del 76,7% contro il 79,3% della precedente consultazione. Alle provinciali l’affluenza è passata dal 74,4% al 70,5% contro. Calo record all’Aquila, dove si votava solo per le Europee: ha votato il 27,9%, contro il 73,1 del 2004. In sostanza è come se avesse voltato solo un elettore su quattro. L’Italia ha avuto comunque “la percentuale di votanti più alta rispetto a tutti gli altri paesi europei”, ha fatto notare il ministro dell’Interno Roberto Maroni, aggiungendo che “le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, non ci sono stati incidenti rilevanti di nessun tipo”. In effetti negli altri paesi Ue l’affluenza ha toccato il minimo storico: il dato complessivo è del 43,24%, contro il 44,4% della media dei votanti calcolata tra il 2004 e il 2007 (quando hanno votato Romania e Bulgaria).
Dal punto di vista dei risultati, in Francia vince il partito di Sarkozy con una grande affermazione dei verdi di Cohn Bendit. In Spagna prima sconfitta di Zapatero. Flessione per la Grande coalizione di governo in Germania. In Austria, Olanda, Lettonia e altrove avanzano antieuropeisti e xenofobi. In Italia, intanto, le prime proiezioni relative alle europee, danno al momento il Pdl al 36%, Pd al 26,5, Lega Nord al 9,8, l’Idv si porta al 8,3% e l’Udc al 6,3%, mentre le altre liste non superano lo sbarramento del 4%. Lo scrutinio in corso. Domani alle 14 prenderà il via anche quello delle amministrative.
Tanti gli episodi e le curiosità che hanno accompagnato il voto. A Portici ieri ha votato anche Noemi Letizia, la ragazza al centro del caso scoppiato per l’amicizia con il premier. Ed é nata una polemica sulle procedure adottate. Quando è arrivata le porte sono state chiuse, per il tempo del voto, e si sono registrati momenti di tensione anche per la decisione di accogliere la richiesta della giovane di farsi accompagnare fino all’urna dal padre. A Porticello, nel palermitano, le mogli dei pescatori hanno indetto lo ‘sciopero’ del voto alle europee per protestare contro le norme che vietano la pesca del tonno rosso. In due sezioni sarde, invece, sono state consegnate matite non copiative: ad accorgersene sono stati gli stessi elettori che lo hanno segnalato ai presidenti. Non sono mancate neppure sospette violazioni e casi di intimidazioni. A Ravenna due consiglieri comunali Fi-Pdl sospettano che il silenzio elettorale sia stato violato con alcuni sms a firma Pdl arrivati da fonte anonima. In un paese in provincia di Latina, Santi Cosma e Damiano, un’elettrice ha sbagliato a votare, ha chiesto di poter ripetere il voto e di fronte al ‘no’ del presidente lo ha aggredito. A Liveri (Napoli) un candidato sindaco, Enrico Napolitano, ha denunciato intimidazioni: “Mi hanno danneggiato la macchina parcheggiata vicino al seggio elettorale”. Nel casertano un disoccupato ha aggredito il sindaco e un assessore a pochi metri dal seggio. A Potenza e a Tarsia (Cosenza) due elettori sono stati sorpresi a fotografare la scheda col cellulare: il rumore del telefonino li ha traditi e sono stati denunciati.