Ballottaggio elezioni amministrative 2011. Affluenza ore 19, comunali e provinciali: primi dati in calo – Dalle 8 di questa mattina, sono aperti i seggi per il secondo turno delle amministrative. Si vota per eleggere i presidenti di provincia e i sindaci di quelle amministrazioni in cui, al primo turno, nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta delle preferenze. Sono 88, in tutto, i Comuni chiamati al ballottaggio di cui 13 capoluoghi di provincia: Milano, Napoli, Novara, Varese, Rovigo, Rimini, Grosseto, Cosenza, Crotone, Trieste, Pordenone, Cagliari e Iglesias. Sei, invece, le provincie interessate dal voto: Vercelli, Mantova, Pavia, Trieste, Macerata e Reggio Calabria. Sono chiamati alle urne, complessivamente, 6.605.806 cittadini. Questa sera si vota fino alle 22. Domani, dalle 7 alle 15. Gli occhi di tutta Italia sono puntati, in particolare, sulla sfide di Milano e Napoli; nella Capitale lombarda lo scontro è tra Letizia Moratti, sindaco uscente e Giuliano Pisapia. Un voto che, al primo turno, ha sorpreso tutti, dato il distacco che il candidato di Sel, contro ogni aspettativa, ha dato a quello del centrodestra: ben 7 punti. Per la prima volta nell’Italia Repubblica, se dovesse vincere Pisapia, Milano sarebbe guidato da un’esponente della sinistra estrema. Alle 12, l’affluenza era in calo ovunque, tranne a Milano, dove si è recato il 2,6 per cento di cittadini in più al voto. Un dato in controtendenza con quello storico, che ha sempre visto, ai ballottaggi, scendere l’affluenza. Segno evidente, di come la gara coinvolga tutta la città. Oggi Pisapia ha votato alle 12.30 nel seggio del liceo Berchet di via della Commenda accolto da una folla di sostenitori. Una sostenitrice ha scatenato l’ilarità generale, invitandolo a “votare bene”. La Moratti, invece, ha votato poco prima di andare a messa, («Ora vado a messa e poi in famiglia», lei stessa ha dichiarato), intorno alle 10, alla scuola elementare di via della Spiga, nel quadrilatero della moda. Dopo la messa nel Duomo di Milano, si è concessa un aperitivo con Massimo Boldi, suo grande sostenitore.
Appuntamento decisivo anche a Napoli, che vede contrapposti il candidato del Pdl, l’ex capo della Confindustria partenopea, Gianni Lettieri, all’ex pm Luigi De Magistris, candidato dell’Idv. Il futuro sindaco si troverà a dover dirimere questioni annose, come quelle relative ai rifiuti e alla sicurezza.
I dati rilevano, in tutta Italia, un calo nell’affluenza rispetto al primo turno, sia per quanto riguarda le comunali che le provinciali. Alle ore 19, alle provinciali, ha votato il 20,91% degli elettori, in calo rispetto al 29,95% del primo turno. Calo anche alle comunali dove ha votato il 32,54% degli elettori (37,76% al primo turno).