Oggi un altro film per distrarsi, botti e botte, crash, thriller e lieto fine. Spenser Confidential è appena uscito su Netflix e ha come protagonista Mark Wahlberg, famosissimo, una star, uno dei più pagati di Hollywood. La sua biografilm è impressionante, sempre con pellicole che incassano dollari a palate. Interpreta benissimo il pulotto, il marine, ma andatevi a vedere The Fighter per cortesia e guardate con che registi ha lavorato, tra cui Peter Berg che lo ha diretto in cinque film compreso questo.



Spencer Confidential è un film d’azione/thriller dove il nostro esce dal gabbio dopo cinque anni. È un ex poliziotto che ha pestato a sangue il suo tenente, reo secondo lui di aver insabbiato un caso. Esce dal carcere e va a vivere nella casa del suo padre tutelare, Alan Arkin, proprietario di una palestra di boxe. È alloggiato in una cameretta di 3 metri per 3 con due letti insieme ad Hawk, un omone di colore, interpretato da Winston Duke, a cui dovrà insegnare a tirare di boxe. Aveva una fidanzata/compagna strega che lo assillava quando era libero e da cui ora cerca di star lontano. Il suo cane non lo riconosce, ma è affettuoso con Hawk. Un rientro nel mondo libero non esaltante.

Fin qui poca violenza, ma battute e gags simpatiche. In evidenza l’anziano saggio Alan Arkin, ricordatevi che ha vinto un Oscar per Little Miss Sunshine.

E mo’ cominciano i botti. Il giorno dopo essere uscito dal gabbio, il suo ex tenente, ora capitano della polizia di Boston, viene trovato ucciso. Le indagini convergono sul nostro protagonista, ma quella notte era in camera con Hawk. Viene anche trovato suicida un detective e, 2+2 =4, è incolpato dell’uccisione del capitano. Una chiusura della vicenda per insabbiare il tutto velocemente. Spenser non ci sta, vede non solo del fumo ma dell’arrosto e inizia a indagare per rendere giustizia al detective “suicidatosi” e per la sua storia passata.

Riabilitazione e giustizia. Chiaramente un’americanata dove si capisce dall’inizio chi è il buono, lo sporco e il cattivo. Verrà scoperchiato un traffico di tangenti tra polizia, gangs e banditi. Vince il bene, pardon la giustizia all’americana.

Il film è girato bene, action a raffica, sparatorie e tante botte. La spalla di Spenser nelle indagini e nelle azioni è Hawk, che parla poco, sembra assente, ma c’è e stupisce. Un film per rilassarsi che sicuramente avrà un sequel.

Due parole sull’attore protagonista Mark Wahlberg. Nell’agosto del 2019 ha rilasciato a La Stampa un’intervista che racconta di come ha avuto una vita torbida tra furti, droga e violenza. A 16 anni è finito in carcere per rapina e ferimento e poi grazie a un sacerdote ha avuto una conversione cristiana personale. Non andate a surfare in internet sui vari siti paulotti, un po’ esaltati, cercate l’intervista. A differenza del film, la sua riabilitazione è stata vera e concreta.