Il messaggio su AstraZeneca è chiaro per Roberto Speranza: «Evitare l’uso sotto i 60 anni sia per la prima sia per la seconda dose». Per quanto riguarda il richiamo, «si useranno vaccini a mRna», cioè Pfizer e Moderna. Il ministro della Salute lo ha ribadito in un incontro con i giornalisti per fare il punto della situazione sulla campagna vaccinale. «Questa è una posizione chiara, netta delle nostre autorità e chiediamo alle autorità regionali di allinearsi ai piani nelle prossime settimane». Ci sono perplessità nell’opinione pubblica riguardo la vaccinazione eterologa, cioè il mix di vaccini diversi tra prima e seconda dose, anche perché non è la modalità con cui sono stati approvati questi vaccini dagli enti regolatori. «Il mix vaccini è già usato da paesi importanti come la Germania da diverse settimane e i risultati sono incoraggianti», ha proseguito Speranza. Quindi, ha citato «alcuni studi che testimoniano come la risposta immunitaria sia addirittura migliore di quella con due dosi dello stesso vaccino».



SPERANZA “SEGUIAMO PARERI SCIENZIATI”

Roberto Speranza ha parlato anche del passaggio in zona bianca di due terzi dell’Italia, dipeso anche dall’andamento positivo della campagna vaccinale, visto che siamo arrivati a 42 milioni di somministrazioni. Quindi, un italiano su due ha ricevuto almeno la prima dose. «Siamo fiduciosi che il numero dei morti possa scendere e spero che il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni e poi tutta Italia in zona bianca». Il ministro della Salute ha lanciato poi un monito alle Regioni che hanno palesato perplessità sul mix di vaccini, spiegando che la posizione delle autorità scientifiche italiane è unanime. «Il Cts ha lavorato molti giorni su come proseguire questa campagna di vaccinazione. E lo ha fatto in stretta connessione con ministero e Aifa. Le nuove indicazioni sono state decise all’unanimità dopo un confronto importante anche con Aifa, con la partecipazione del direttore Nicola Magrini e del presidente Giorgio Palù». Quindi, l’avvertimento: «Chiediamo agli enti territoriali di allineare i piani. Le Regioni devono adeguarsi alle nuove indicazioni nelle prossime settimane».



SPERANZA VS EMA “STO AD ATTI, NON INTERVISTE”

Nell’incontro con i giornalisti il ministro della Salute ha parlato anche del vaccino Johnson & Johnson: «Era vigente una raccomandazione per l’utilizzo sotto i 60 anni, il Cts ha espresso un giudizio differenziato rispetto ad AstraZeneca. Penso che queste indicazioni le dobbiamo assumere tutte pienamente e consentono di affrontare la seconda tappa di questa campagna di vaccinazione che per me è l’investimento fondamentale». In riferimento alle dichiarazioni di Marco Cavaleri, presidente della task force sui vaccini dell’Ema, riguardo la possibilità di vietare AstraZeneca anche agli over 60, Roberto Speranza ha tuonato: «Io sto agli atti formali che produce Ema, con tutto il rispetto per ciascuno non possiamo stare ogni giorno alle interviste». Poi ha ricordato che l’Ema ha dato un’indicazione di uso dai 18 anni in su. Infine, ha annunciato investimenti sul sistema sanitario, anche perché la campagna vaccinale nei prossimi mesi dovrà diventare sempre più ordinaria. «Tra queste diramazioni ci sono le farmacie ed anche i medici di medicina generale che svolgono un ruolo fondamentale».

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