In merito all’apertura, annunciata ieri dalla trasmissione Fuori dal Coro, di una nuova inchiesta sul covid che si concentrerà sul vaccino covid e che indagherà le posizioni del ministro Roberto Speranza e di Nicola Magrini, ex direttore dell’Aifa. A presentare la denuncia sono stati i sindacati della polizia e della guardia di finanza, assieme al comitato Ascoltami, con accuse che vanno dal falso ideologico, fino all’omicidio e alla corruzione nell’esercizio della funzione.
Accuse, insomma, pesantissime e che potrebbero ricadere tanto su Roberto Speranza, quanto su Nicola Magrini, ma potrebbe anche allargarsi nel corso delle indagini ad altri esponenti (o ex) dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Tuttavia, nella giornata di oggi il legale che segue il caso per contro dell’ex ministro della salute nei governi Conte II e Draghi, ora sostituito da Schillaci, Danilo Leva, con una nota ha sottolineato che “in merito alle notizie di stampa relative all’iscrizione dell’ex ministro Roberto Speranza al registro degli indagati presso la procura di Roma a seguito di alcune denunce in materia di vaccini si precisa che gli atti sono stati inoltrati al competente tribunale dei ministri con contestuale richiesta di archiviazione“.
Mario Giordano: “Archiviazione per Speranza è una presa per i fondelli”
Insomma, a poco meno di un mese dall’effettiva apertura dell’inchiesta contro Speranza e Magrini, resa pubblica ieri sera dalla trasmissione Fuori dal Coro di Mario Giordano, sarebbe stata già chiesta l’archiviazione in merito alla posizione dell’ex ministro. Non arrivano, invece, informazioni o comunicazioni da parte dell’altro indagato, l’ex direttore generale dell’Aifa. L’archiviazione, tuttavia, non è stata presa bene dallo stesso Giordano, che l’ha commentata in un video su Instagram.
“Ieri abbiamo notizia che l’ex ministro Speranza, assieme al direttore Aifa Margini”, spiega Giordano, “è indagato con accuse molto pesanti sulla base di un’inchiesta fatta da Fuori dal Coro sulle bugie dei vaccini. Sta mattina”, tuttavia, l’avvocato dell’ex ministro “fa sapere che l’iscrizione è avvenuta, ma c’è già anche una richiesta di archiviazione. La cosa mi sorprende non poco, perché l’iscrizione nel registro degli indagati è del 30 ottobre 2023, e il 23 novembre siamo già all’archiviazione. Cos’è una presa per i fondelli?”, di chiede Giordano. “Non fare luce su quei documenti”, conclude Giordano sull’archiviazione di Speranza per l’inchiesta, “su quelle bugie che sono evidenti e non voler indagare significa prendere per i fondelli gli italiani e negare la verità alle persone che sono state male”, invitando le istituzioni a fare “gli interessi dei cittadini e non delle case farmaceutiche“.