Roberto Speranza, ministro della Salute, è intervenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 25 aprile 2021, nel corso della puntata di “Domenica In” condotta, come di consueto da Mara Venier. Quest’ultima ha esordito affermando: “Domani finalmente si riapre, ma in alcune regioni abbiamo visto già ieri che – ahimè – si sono verificati affollamenti e le vie nelle grandi città erano piene. Bisogna essere cauti”. Il ministro ha replicato: “Ci sono due parole che ci devono guidare: ‘fiducia’, perché le misure attuate finora ci hanno aiutato, così come la campagna vaccinale, e ‘prudenza’, facendo un passo alla volta e valutando giorno dopo giorno l’evoluzione del quadro. Abbiamo tantissime persone contagiate o ricoverate in terapia intensiva e negli ospedali”.
Capitolo vaccini: l’Italia sta procedendo a marce ridotte rispetto agli altri Paesi europei. Si arriverà presto alle 500mila vaccinazioni al giorno? “Sì, sono fiducioso. I nostri numeri sono allineati ai principali Paesi dell’UE. Tra gli Stati dell’Unione siamo tra quelli che si stanno muovendo meglio. Negli ultimi giorni il numero è cresciuto, siamo arrivati non lontani dalle 400mila vaccinazioni quotidiane, quindi l’obiettivo è assolutamente alla nostra portata”.
ROBERTO SPERANZA: “LE VARIANTI PREOCCUPANO”
A preoccupare in Italia sono le varianti e il ministro Roberto Speranza ha deciso questa mattina che chi arriva dall’India non può entrare in Italia: “La partita del Coronavirus a livello globale è ancora molto complicata, venerdì quasi 900mila casi positivi a livello mondiale. In India è stata riscontrata una variante che i nostri scienziati vogliono seguire con profonda attenzione e si sono scelte misure restrittive per approfondire meglio le conoscenze in materia. Vorrei dire che va tutto bene, ma devo dire la verità, come stanno le cose. Ripeto, alla fiducia va associata la prudenza”. I vaccini proteggono dalle varianti? “Studi in corso su alcune di esse non ci danno certezza assoluta, ma bisogna anche dire che sono in fase di elaborazione nuovi sieri che ci pongano nelle condizioni di superare queste varianti. È una sfida, ma sono convinto che l’uomo vincerà”. Una battuta, poi, sul coprifuoco alle 22: “Da domani tante attività riprenderanno a lavorare, una parte del Paese andrà in zona gialla. Noi vogliamo procedere un poco alla volta, l’orario delle 22 consente di ridurre la mobilità ed è una scelta che i nostri tecnici, i nostri scienziati e il Governo hanno inteso operare. Nessuno si diverte a fare le restrizioni”.