Roberto Speranza, ministro della Salute, è intervenuto a “Di Martedì”, programma in onda su La 7, per commentare l’attuale situazione connessa alla pandemia di Coronavirus, con particolare riferimento all’obbligo vaccinale. Le sue parole, a tal proposito, sono state le seguenti: “In queste ore lavoriamo per l’estensione del Green Pass e poi valuteremo i dati. Se i dati renderanno necessario l’obbligo, non avremo paura a introdurlo, ma serve ancora qualche settimana di approfondimento. Non è una scelta già presa, ma un’opzione possibile, che la Costituzione consente”.
Per addivenire a tale soluzione, però, ha precisato il ministro, dovranno essere valutati i dati del prossimo mese e mezzo, tenendo a mente che, al momento, sono disponibili numerose dosi: “Immaginare l’obbligo in una stagione precedente sarebbe stato illusorio, oggi, invece, con più dosi, è una possibilità da valutare. Con le varianti che attualmente circolano nel nostro Paese i vaccini sono tutti utili, funzionano e sono un’arma straordinaria”.
SPERANZA: “NON HO MAI PARLATO DI LOCKDOWN, SALVINI OGNI GIORNO NE DICE UNA DIVERSA”
Nel prosieguo del suo intervento televisivo su La 7, Speranza ha tenuto a mettere in evidenza il fatto che nessuno ha mai riferito nulla in merito a un nuovo lockdown, aggiungendo che “Salvini ne dice ogni giorno una diversa. Ne parla lui ogni giorno per provare a fare polemica. Io penso che dobbiamo insistere con la campagna di vaccinazione e chiedo a tutti i politici rappresentanti delle istituzioni di non avere ambiguità, perché con le ambiguità non si va lontano: al massimo, si può fare un po’ di campagna elettorale, ma non si fa l’interesse del Paese”.
L’estensione del Green Pass, invece, è praticamente scontata: Speranza l’ha definito uno strumento che sta funzionando, in quanto la stragrande maggioranza delle persone lo conosce e lo ha scaricato. Gli esiti della sua introduzione, fino a questo momento, sono positivi e lo dimostrano le multe fatte sui treni, costituite da numeri letteralmente irrisori rispetto al totale dei viaggiatori. Peraltro, la certificazione verde è “uno strumento che ci consente di abbassare notevolmente la possibilità di diffondere il contagio”.