Nella giornata di ieri il ministro della salute, Roberto Speranza, ha parlato dell’obbligo vaccinale, sottolineando come vi sia una “legittima discussione in corso”. L’esponente di Articolo Uno ha proseguito argomentando: “E’ legittima la posizione dell’Oms, della Germania e dell’Austria che stanno aprendo una discussione, io insisto sul punto che il vaccino è il vero strumento essenziale. Tutte le strade che aiutano la copertura vaccinale sicuramente aiutano a tenere sotto controllo la curva”, parole rilasciate ai giornalisti a margine del Consiglio Salute oggi a Bruxelles.
Quindi Speranza ha spiegato che le misure che introdurranno l’obbligo vaccinale nei vari paesi dell’Unione Europea “da quello che capisco entreranno in vigore nella prima parte del 2022”, mentre in Italia per ora non vi è all’orizzonte l’idea di introdurre una misura così ‘forzata’, anche perchè il nostro Paese si sta muovendo ottimamente con strumenti alternativi: “In Italia un obbligo già esiste, piuttosto robusto: riguarda tutto il personale sanitario, il personale delle Rsa e dal 15 dicembre anche tutto il personale scolastico e le forze dell’ordine. Quindi noi su questo terreno abbiamo già fatto scelte molto significative”.
ROBERTO SPERANZA SULL’OBBLIGO VACCINALE E NON SOLO: “STATO DI EMERGENZA? DISCUSSIONE IN CORSO”
E ancora: “E’ chiaro che su una materia così delicata ogni Paese si orienta in base al proprio quadro epidemiologico. Ed è evidente che il quadro epidemiologico dei vari Stati membri è molto differente. Ma ovunque i tassi di vaccinazione sono più alti, la situazione di ospedalizzazione di area medica e di terapia intensiva, e anche la mortalità, è più bassa. Quindi è molto chiaro i vaccini sono sicuri e sono la leva essenziale per gestire questa fase”.
L’ultima domanda posta al ministro Speranza ha riguardato lo Stato di Emergenza, che scadrà a breve, il prossimo 31 dicembre, e che verrà prorogato quasi sicuramente dal governo alla luce della complicata situazione pandemica attuale: “Sono in corso discussioni non ancora mature in seno al governo – ha chiosato Speranza – spetteremo ancora il tempo necessario per consolidare una riflessione, che è sicuramente in corso, e poi faremo le nostre valutazioni”.