Il governo è al lavoro in vista del nuovo Dpcm che scatterà dal prossimo 16 gennaio, dal fine settimana, e a riguardo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affrontato alcune questioni calde, a cominciare dal divieto di asporto per bar e ristoranti dopo le ore 18:00 per evitare assembramenti e scene di movida del fine settimana scorso: “E’ una riflessione che stiamo facendo in queste ore – ha detto Speranza parlando a Rai Radio 2 durante il programma ‘Non è un paese per giovani’ – purtroppo in alcuni casi attorno all’asporto poi si costruiscono assembramenti negli spazi antistanti. Ascolteremo il Cts, le regioni, il Parlamento, ma non possiamo permetterci ancora aggregazioni di persone, siamo ancora in una fase epidemica”.



Il vaccino è la nostra luce – ha aggiunto – ma l’impatto reale del vaccino sull’epidemia ha bisogno ancora di tempo e non possiamo permetterci leggerezze”. L’idea resta comunque quella di conservare il modello per fasce, ma “con abbassamento delle soglie per entrare in una zona – avrebbe detto Speranza durante il vertice con regioni e comuni, come riferisce Skytg24.it – RT 1 per quella arancione, 1.25 per la zona rossa”.



SPERANZA: “DUE PERSONE A FAR VISITA A PARENTI E AMICI? SI POTREBBE RIPROPORRE”

“Pensiamo – ha aggiunto il ministro della Salute di intervenire anche sugli indici di rischio anche per facilitare gli ingressi in arancione, ad esempio per le Regioni a rischio alto”. Sulla possibilità di spostarsi a casa di parenti o amici a non più di due, Speranza parla di “norma ragionevole che ha funzionato nel periodo natalizio. Credo che avrebbe senso confermarla”. Domani il Parlamento si esprimerà, ed entro la giornata di giovedì/venerdì si avrà il testo definitivo del nuovo Dpcm: “La situazione epidemiologica non è da sottovalutare, l’epidemia è ancora molto forte e per questo servono ancora restrizioni e comportamenti corretti”, infine, ricordando le restrizioni di Natale, ha spiegato che senza di essere “avremo altri numeri”.

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