Ecco che torna Roberto Speranza, l’ex ministro della Salute che ha guidato il Paese nei meandri di lockdown, mascherine e vaccini in piena pandemia Covid. Sentiva che evidentemente mancava qualcosa al suo curriculum. E così per non lasciare le cose a metà ha deciso di riprovarci con quel libro ‘sfortunato’ dal titolo “Perchè guariremo”. Le sorti di quel volume pubblicato nel 2020, in un’Italia spaesata di fronte ad un virus così letale, videro la diffusione solo per poche ore in alcuni punti vendita, per poi essere prontamente ritirato. Quello stesso libro ora, come riporta La Verità, viene ripubblicato, integrato, con lo stesso intento auto-celebrativo.
Insomma, di certo non si può dire che Speranza pecchi di autostima. Ma soprattutto, da quello che si desume, a distanza di tempo, si ostina a raccontare una realtà che collima con i fatti e con responsabilità mai ammesse. Ciò che conta però per l’ex ministro è esaltare ancora una volta il suo operato, senza mai essersi sottoposto a vere interviste e senza mai aver accettato confronti con chi mostrava dati contrari alla sua narrativa, con particolare riferimento ai molti effetti collaterali da vaccini Covid emersi in molti documenti scientifici.
ROBERTO SPERANZA, ECCO COSA DICE NEL LIBRO AUTO-CELEBRATIVO
Nella versione ripubblicata Speranza puntualizza innanzitutto perchè il libro venne ritirato, trovando fuori luogo, all’epoca, spiegare come guarire quando nella pandemia Covid eravamo appena entrati e niente lasciava presagire a un imminente uscita dal ‘tunnel’. Ma ciò che fa specie, come fa notare La Verità, è come, a distanza di tempo, nonostante il risvolto fallimentare delle politiche sanitarie messe in atto, ritenga ancora miracolose le misure da lui decise insieme ai premier dell’epoca. Ma non solo.
L’ex ministro nel libro si erge a vittima contro le polemiche ricevute, e spiega come la ripubblicazione voglia essere un modo per ‘smascherare’ le critiche e le fake news circolate. L’attenzione è ancora una volta rivolta ai vaccini, alla loro esaltazione, alla condanna sulla diffusione di ‘imprecisati’ dati su effetti avversi diffusi da italiani dubbiosi. L’ex ministro condanna anche tutti quei giornali che non hanno contribuito ad esaltarne l’operato mettendo in evidenza criticità. “Purtroppo“, scrive, “questa paura viene cavalcata da alcune frange dei media e dei social, per interessi scandalistici o perfino con l’intento di mettere in difficoltà il governo. È una deriva, questa, verso cui provo un sincero disgusto: fare audience e fare politica sulla persone, giocare a dadi con la pelle dei più fragili per favorire i propri interessi denota un’irresponsabilità estrema. Non è degno di un Paese civile” .
SPERANZA E L’ATTACCO AI NOVAX
Non poteva poi non concentrarsi sui novax, che probabilmente rappresentano ancora un tormento a distanza di tempo per Speranza. Nel libro si legge infatti: “Si palesa a poco a poco, in una frangia estrema e via via più radicale, un movimento contrario ai vaccini che gradualmente intensifica la sua azione di protesta e contestazione. Questo movimento fonda le sue “certezze” principalmente su azzardate teorie antiscientifiche. Si mettono in discussione i processi autorizzativi di Ema e Aifa e le indicazioni della comunità scientifica internazionale. Il messaggio di fondo, che purtroppo continuerà a circolare in alcuni ambienti, è che i vaccini non siano la soluzione al problema enorme che abbiamo affrontato ma il vero nemico da combattere. Ne consegue che chi si impegna per la loro diffusione e somministrazione sia solo un farabutto al soldo di qualche non meglio precisato potere oscuro internazionale. Da queste teorie fantasiose, diffuse ad arte sui social, ci vuole poco ad arrivare alle minacce e agli atti di violenza veri e propri”.
Speranza affonda ancora più dipingendo anche come criminali coloro che avevano scelto di non vaccinarsi, parlando di aggressioni, minacce e disinformazione, e aggiunge – secondo la “Verità” – parlando di “impatto doloroso delle rare segnalazioni di effetti avversi dei vaccini”. Insomma, il libro vuole significare che le misure anti-covid hanno funzionato, non ci sono stati effetti collaterali e i novax sono stati i colpevoli di tutto. Nessun dibattito, nessuna prova ma accuse e vittimismi. La Verità non a caso definisce l’ex ministro ‘un inguaribile’.