IL “NUOVO EQUILIBRIO MONDIALE” E LE DEBOLEZZE: PARLA SPERANZA

Dalla Francia alla Russia, il tema lanciato oggi dal Ministro della Salute Roberto Speranza riguarda una “lotta” politica pronta ad essere combattuta nei prossimi anni: come già il leader di LeU scriveva nel suo libro poi ritirato in Italia, «Credo che, dopo tanti anni controvento, ci sia davvero una nuova possibilità di ricostruire un’egemonia culturale su basi nuove […] Sono convinto che abbiamo un’opportunità unica per radicare una nuova idea della sinistra».



Nella sua lunga intervista a “La Stampa”, Speranza non parla direttamente di “egemonia culturale” o di “nuovo ordine mondiale” però riecheggia eccome il “piano” in mente al Ministro della Sanità: «Sono sicuro che tutte le forze democratiche si uniranno per fermare l’estrema destra della Le Pen (in Francia, ndr). Il risultato del primo turno ci dice però che c’è un’enorme questione sociale a cui l’Europa deve dare una risposta vera se non vogliamo vedere ancora crescere le pulsioni nazionaliste». Dalla Francia alla Russia, il passo è breve secondo Speranza: «dietro alla folle invasione di Putin e al suo disegno neoimperialista ci sono responsabilità e scelte individuali e politiche che non possiamo non vedere». Secondo il leader di “Articolo 1”, l’Occidente ha fatto bene a sostenere subito l’Ucraina contro la folle idea di Putin, ma serve fare di più: «Mi preoccupa la debolezza delle Nazioni Unite, che è in qualche modo statutaria perché l’Onu è bloccata dai suoi stessi meccanismi e dal potere di veto della Russia nel Consiglio di sicurezza». Non solo l’Onu, la stessa Ue viene criticata da Speranza in quanto ancora non pone le basi per un cessate il fuoco immediato: «serve una prospettiva di pace, che si apre quando si inizia a vedere un dopo sostenibile per tutti i soggetti in campo. Bisogna porsi il grande tema di un nuovo equilibrio tra Russia, Oriente ed Europa. Una nuova Helsinky, come nel 1975. L’Europa può e deve fare ancora di più e questo è lo spazio naturale dell’Italia, che nella sua storia è sempre stata capace di costruire ponti e soluzioni di pace».



ROBERTO SPERANZA: “OK PD-M5S, RENZI DECIDA DA CHE PARTE STARE”

Parla per una volta poco di Covid bensì si concentra sul Governo, con le difficoltà dell’esecutivo Draghi davanti alle istanze urgenti su guerra, PNRR e riforma fiscale: «E quindi le ragioni di questo governo sono tutte ancora in campo. Fa male al Paese immaginare di vivere i prossimi mesi in una campagna elettorale permanente».

Sempre a “La Stampa”, Roberto Speranza indica come «errore profondo» quanto starebbero facendo Conte e Salvini sul fronte, rispettivamente, armi e delega fiscale: «Non significa che non si possa discutere, ma deve esserci un punto oltre il quale non si va perché abbiamo quanto mai bisogno di un governo forte e credibile». Niente crisi di Governo per il momento, anche perché occorre metter mano alle conseguenze «di questa guerra sul piano economico e sociale devono essere una priorità assoluta». Piccola frecciata viene infine lanciata da Speranza a Italia Viva e Matteo Renzi, facendo sempre più intendere che il concetto di “campo largo” della sinistra potrebbe rimanere pure utopia futura: «al Congresso di Articolo Uno ho invitato Letta e Conte e non Renzi? Con Pd e 5 Stelle c’è un lavoro importante fatto negli ultimi due anni per costruire l’alternativa alla destra. Andremo avanti insieme. Altri mi pare debbano ancora decidere da che parte stare».