«Ci sarà una campagna di vaccinazione anti-Covid che probabilmente sarà senza precedenti e che richiederà un impegno straordinario di tutte le energie in campo»: così il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso del suo intervento al convegno FarmacistaPiù. La campagna dovrebbe partire alla fine di gennaio, ha spiegato il ministro, che ha ricordato che le prime dosi «saranno dedicate alle categorie più esposte a partire dai professionisti sanitari, i soggetti fragili, gli anziani nelle Residenze sanitarie e gli anziani con patologie». Roberto Speranza si è anche soffermato sugli ultimi numeri legati all’emergenza coronavirus: «Si vedono i primi segnali in controtendenza dopo le settimane di crescita vertiginosa, ma sono ancora dati insufficienti: la pressione sui servizi sanitari è fortissima, l’indice RT dovrà scendere strutturalmente sotto l’1. Solo allora vedremo dei risultati più significativi». (Aggiornamento di MB)



SPERANZA: “VACCINO A INIZIO 2021 PER PERSONALE OSPEDALI”

Le prime dosi del vaccino potrebbero essere disponibili già a inizio 2021. Lo ha confermato il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso del seminario online “L’Unione europea alla sfida del Covid-19” organizzato dalla Commissione Ue e dal Parlamento europeo. «Se i processi di valutazione dei vaccini saranno compiuti nelle prossime settimane, potremmo essere nelle condizioni già nella prima fase del 2021 di avere le prime dosi», ha dichiarato il ministro. Inoltre, ha precisato che le prime persone a beneficiarne saranno coloro che sono in prima linea nei presidi sanitari e negli ospedali, poi le persone più fragili. La “macchina” si è già messa in moto, ma non siamo ancora vicini alla fine dell’emergenza: «Lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel ma bisogna avere un approccio prudente». Di sicuro, non mancano gli elementi per essere positivi: «Abbiamo agenzie istituzionali, sia su piano europeo che nazionale, che dovranno seguire con la massima cautela le procedure di validazione di vaccini e cure, ma i dati che vediamo ci lasciano ben sperare».



SPERANZA, DAL VACCINO ALL’INDICE RT

Ma il ministro della Salute ha parlato anche delle misure, che hanno permesso all’indice Rt di scendere. «Le misure nazionali volte a ridurre la circolazione del virus purtroppo in questa fase, in cui non abbiano ancora un vaccino sicuro e cure certe ed efficaci, sono inevitabili, anche se provocano sacrifici ai nostri cittadini», questa la premessa di Roberto Speranza. Inoltre, ha spiegato che sono gli unici strumenti possibili, non a caso anche all’estero le stanno adottando. «Come mostrano anche i numeri degli ultimi giorni, le misure dimostrano di funzionare». L’epidemia comunque resta difficile da gestire, anche per questo l’Italia sin dal febbraio scorso ha evidenziato la necessità di un coordinamento europeo. «Una partita così difficile non poteva essere vinta solo sul piano nazionale, ma c’era bisogno di un coordinamento internazionale forte». Intanto sono attesi i nuovi dati. «La nostra speranza è che il tasso di Rt tenda ancora a una fase decrescente in modo che in qualche settimana possa avere effetti positivi sui nostri presidi sanitari che subiscono ancora moltissima pressione».

Leggi anche

LA SANITÀ DEL PD?/ "Finanziamenti al 7,5% del Pil e tempi di attesa, è una riforma-bluff"