“Non siamo cavie, figli di put…a”: è durissima la reazione di Didier Drogba e Samuel Eto’o, ma anche di altri celebri calciatori africani, alla proposta avanzata da due medici francesi in televisione, per la precisione sull’emittente francese LCI, di sperimentare in Africa il vaccino contro il Coronavirus. Il Continente Nero sarebbe perfetto per la sperimentazione del vaccino dal momento che in Africa “non hanno mascherine e rianimatori”. Il video delle dichiarazioni di questi due medici contiene parole quanto meno al limite del razzismo, che hanno dunque attirato lo sdegno e repliche durissime da parte di celebrità africane contro Jean Paul Mira, capo del servizio di rianimazione dell’Ospedale Cochin di Parigi, e Camille Locht, direttore dell’Inserm (l’Istituto nazionale della salute e della ricerca medica in Francia), accompagnandoli con diversi insulti. In prima fila, proprio come quando erano giocatori, ecco dunque Eto’o e Drogba, senza dubbio le due stelle più luminose del calcio africano negli ultimi due decenni.
SPERIMENTARE VACCINO CORONAVIRUS IN AFRICA? LA REAZIONE DI ETO’O E DROGBA
“Figli di put..a, siete solo m***a, l’Africa non è il vostro parco giochi“, ha scritto Samuel Eto’o. Reazione dunque istintiva e decisamente forte quella dell’ex attaccante di Barcellona e Inter, che ha anche risposto in rete a un tweet di un altro calciatore di colore, Demba Ba, il quale si lamentava delle parole dei due esperti. Questo il commento del senegalese attualmente all’İstanbul Başakşehir: “Benvenuti in Occidente, dove i bianchi pensano di essere così superiori che il razzismo e la debolezza diventano in qualche modo banali. È tempo di ribellarsi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Didier Drogba, pur con termini meno aggressivi e andando più a fondo della questione: “È assolutamente inconcepibile che dobbiamo continuare a sopportare. L’Africa non è un laboratorio di test, non prendete gli africani come cavie. È disgustoso – ha concluso l’ex attaccante ivoriano, con un appello ai politici del suo continente -, i leader africani hanno la responsabilità di proteggere i loro popoli da cospirazioni così orrende”.