In Francia, secondo il piano 2030 annunciato da Macron, nell’ambito della medicina pubblica è stato lanciato un progetto innovativo che punta a rendere la sanità digitale. In ballo il governo ha messo ben 60 milioni di euro, destinati ai due piloti dell’iniziativa, ovvero Samuel Didier (direttore dell’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica), e Bruno Sportisse, (presidente dell’Istituto nazionale francese per la ricerca in scienza e tecnologia digitale).



Parlando con il quotidiano francese Le Figaro, i due “padri” della sanità digitale hanno esposto e spiegato quali saranno gli obiettivi del loro lavoro, che è appena stato lanciato ma che sembra già avere una traiettoria ben precisa. Complessivamente, come suggerisce il nome dell’iniziativa si punta a rivoluzionare digitalmente il mondo della sanità, aprendolo alle varie nuove tecnologie che potranno, in futuro, lavorare fianco a fianco con i medici di tutta la Francia. Ma se la sanità diventerà digitale, Didier ci tiene anche a sottolineare che “questo non sostituirà i medici e i chirurghi” ma si tratterà di “un supporto diagnostico o terapeutico in vista di una medicina migliore e più personalizzata”.



La sanità digitale tra IA, banche dati e cloni virtuali

Insomma, grazie alla sanità digitale per i medici di tutta la Francia potrà diventare molto più semplice ed immediato ottenere, per esempio, una diagnosi da un pool di sintomi che appaiono insoliti, ricevendo anche informazioni su quali sono le migliori modalità per agire e trattare il paziente. Tre sono i capisaldi dell’iniziativa individuati e decisi fino a questo momento: le Intelligenze artificiali, le banche dati (o database) e i cloni virtuali.

La sanità digitale del 2023, infatti, non potrà certamente fare a meno di quella che, per ora, è considerata la più interessante delle innovazioni, ovvero le IA. In questo caso, spiegano, si tratterà di farsi aiutare dal computer per racchiudere i sintomi all’interno di una possibile malattia, oppure chiedergli di individuare i pazienti più inclini a ricadute o sintomatologie complicate nei loro malanni. Il secondo punto, poi, i database, aiuteranno i medici ad attingere da un sistema condiviso informazioni raccolte altrove (similmente a come avviene con le sentenze dei tribunali). Infine, la questione del cloni virtuali, che sono il più interessante della sanità digitale, e che consistono in modelli virtuali specifici per il singolo paziente che prevedono le eventuali reazioni di un intervento chirurgico, permettendo scelte più oculate, o di cambiare intervento e post operatorio in caso siano previste complicazioni.