I centri estivi sono una manna dal cielo per tutte le famiglie italiane: eppure anche se è un costo nettamente inferiore a quello richiesto dalle baby sitter resta pur sempre una spesa non accessibile a chiunque, e allora sorge spontaneo domandarsi se queste spese possono essere detratte nel 730 2024.

L’Agenzia delle Entrate però, ammette la detrazione fiscale soltanto se i costi sono “essenziali” e non “accessori“: è anche se i centri estivi talvolta sono una esigenza indispensabile per il fisco si tratta di «spese accessorie».



Spese centri estivi 730 2024: come portarle in detrazione

Anche se i centri estivi sono raffigurati dal Fisco italiano come «spese accessorie» è possibile con un escamotage riuscire a portarle in detrazione nel 730 2024. Oramai palazzetti, ludoteche, centri sportivi e scuole chiuse organizzano attività dedicate ai bambini (ideale per i genitori che lavorano full time).



Nei centri estivi però le attività sono ben scandite da numerose iniziative: uscite al parco, al mare, cinema e tutto ciò che possa far svagare i bambini.

Esistono dei casi particolari dove il fisco italiano permette la detrazione Irpef a patto che le attività del centro estivo siano organizzate da un centro sportivo e dunque annesse allo sport. Il “trucco legale” per detrarre la spesa è di farsi rilasciare una ricevuta dove è specifico il motivo del costo sostenuto dai genitori.

Nella ricevuta è sufficiente indicare “centro estivo sportivo” oppure l’attività sportiva predominante durante la frequentazione al corso.  La detrazione nel 730 va giustificata come «spesa per lo sport» ed è possibile ottenere fino al 19% sul tetto massimo di 210€ annui (quindi massimo 39,90€ di rimborso).



La detrazione fiscale ottenibile inciderà anche sulla scelta del centro estivo o sportivo al quale aderire. Ad esempio: se una famiglia avesse già sostenuto oltre 210€ di spesa annua per ogni figlio allora è meglio iscrivere il figlio a qualunque centro estivo nel quale si risparmia.