La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto delle restrizioni riguardo alle spese detraibili dipendenti erogate dalle aziende e dai liberi professionisti. L’obiettivo è di combattere più che si può l’evasione fiscale, un fenomeno sempre più comune e penalizzante nel nostro Bel Paese.

La prima restrizione riguarda l’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili, come le carte di credito, debito o prepagate inerenti alle spese affrontate dai dipendenti e per l’alloggio, vitto e costi di rappresentanza.



Spese detraibili dipendenti: che cosa cambia?

Le spese detraibili dipendenti riguarda la possibilità di scontare a livello fiscale i costi sostenuti rispettando il principio di inerenza. Con la nuova Manovra però, ci sono delle regole differenti rispetto al passato.

Gli stessi vantaggi fiscali sono estesi ai costi di rappresentanza, e proprio in quest’ultima occasione sono state aggiornate le tabelle ACI per quantificare i rimborsi chilometrici.



Parlando di cambiamenti il principio di documentare le spese con metodi tracciabili si estende a qualunque attività: d’impresa, di lavoro autonomo e rappresentanza. Viene abolita la detraibilità e deducibilità delle spese pagate in contanti (salvo sia giustificata con una documentazione apposita).

Il meccanismo appena introdotto è anti evasivo, e questa nuova stretta dal Governo permette dei controlli più restrittivi in modo tale da ridurre i pagamenti in contanti e avere una maggior chiarezza con una tracciabilità più ampia.

Il “nuovo” sistema di detraibilità

In Bilancio spuntano le nuove regole a cui attenersi e con validità ai fini IRAP e IRES. Se non venissero rispettate, il fisco non riconoscerà nessun beneficio fiscale a favore dell’impresa o del libero professionista richiedente.



Ecco nello specifico a cosa bisogna fare affidamento:

  1. Rimborsi e indennità: viene riconosciuta la detraibilità dei costi affrontati sotto forma di rimborso o altre indennità a favore degli autonomi o dei dipendenti che pagano con metodi tracciabili.
  2. Costi per l’attività d’impresa: anche le spese del taxi, trasferte di vario genere, vitto e alloggio di dipendenti e/o imprenditori, vanno giustificate con dei metodi di pagamento elettronici.
  3. Spese di rappresentanza: nonostante i limiti restino invariati, per poter applicare la deducibilità di tali costi restano validi i pagamenti elettronici e tracciati (assegni, carta di credito, carta di debito/prepagate, bonifici bancari).

Gli stessi obblighi fiscali sono estesi ai lavoratori autonomi, a meno che decidano di pagare in contanti e fornire una documentazione giustificata dal metodo scelto.